“Il cervello razzista”: il dibattito all’USI
Lo studio del cervello, in particolare per quello che riguarda l’evoluzione, il linguaggio, l’empatia, il ruolo dell’intelligenza artificiale e dei social può rivelare come e perché il razzismo si radichi all’interno di gruppi e società umane, aiutandoci così a combatterlo. Sono i temi del simposio Noi vs loro: il cervello razzista, in programma lunedì 20 marzo nell’Aula Magna dell’USI. Un evento a carattere divulgativo ideato e organizzato da Viviana Kasam, presidente di Braincircle Lugano e Fabio Meliciani, comunicatore della scienza, in occasione della Settimana contro il razzismo.
Il simposio prenderà il via alle ore 13.30 con i saluti di Lorenzo Cantoni, prorettore vicario dell’USI; Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano, e Claudio Zali, presidente del Consiglio di Stato. Seguiranno le conferenze di tre scienziati di fama internazionale: il genetista Guido Barbujani (Un’unica razza: quella umana, ore 14), il neurolinguista Andrea Moro (La lingua del razzismo, ore 15) e il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti (Io, tu, noi… discriminare è umano?, ore 16.00), scopritore dei neuroni specchio. Il simposio prosegue con la tavola rotonda Razzismi e new media (ore 17.30) e si conclude con la discussione finale (ore 18.30) tra tutti i relatori del simposio e il pubblico, per rispondere a domande e riprendere gli spunti emersi per cercare insieme una sintesi. Arricchiscono il simposio gli interventi di nove studiosi, provenienti da discipline che vanno dalla storia all’antropologia, dalla computer science alla comunicazione: Federica Fellini, collaboratrice scientifica e docente (USI); Laura Bertini Soldà, antropologa, docente e ricercatrice (SUPSI); Federico Faloppa, docente di Storia della lingua italiana e Sociolinguistica (Università di Reading); Gadi Luzzatto Voghera, storico e direttore della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea; Antonella Santuccione Chada, neuroscienziata e CEO dell’organizzazione no-profit “Women’s Brain Project”, che si occupa dell’influenza del sesso e del genere sulle malattie mentali e cerebrali; Luca Jourdan, professore di Antropologia Sociale e Antropologia Politica (Università di Bologna); Stefano Pasta, storico, pedagogista e ricercatore (Università Cattolica); Debora Nozza, computer scientist (Università Bocconi); Eleonora Benecchi, giornalista e ricercatrice in cultura digitali, social media management e produzione audiovisiva (USI).
Gli interventi dei relatori saranno inframezzati da momenti di dibattito con sondaggi e interazioni con il pubblico, grazie a strumenti di condivisione che permetteranno di interagire attraverso il proprio smartphone in tempo reale e anonimo. Per maggiori informazioni, iscrizioni, e la diretta streaming del simposio visitare il sito e il canale YouTube di BrainCircle Lugano.