“Il cuore dell’essere, la grazia delle attrazioni”, il nuovo libro di Jean Soldini
Esce il 3 marzo 2022 per Mimesis, nella collana “Filosofie”, Il cuore dell’essere, la grazia delle attrazioni. Tentativi di postantropocentrismo, il nuovo libro di Jean Soldini, con prefazione del filosofo Roberto Diodato, professore di Estetica all’Università Cattolica di Milano e alla Facoltà di Teologia di Lugano.
Viviamo da tempo un clima di ritorno all’ordine associato a un quadro d’insieme caratterizzato da una razionalità illusoria, che ha nel mondo del lavoro il suo campo d’elezione con conseguenze ambientali, economiche e sociali gravi. Lottare in filosofia per qualcosa di diverso richiede un realismo dell’attività, attenuando pazientemente l’antropocentrismo. L’uomo, che senza sosta pretende d’innalzarsi sul resto dell’esistente, continua a vedersi come componente attiva per eccellenza attraverso la coscienza di cui dimentica il suo essere prima di tutto un “luogo comune” (fatto in comune), prodotto dagli esistenti con chi apre gli occhi su di essi senza avere all’istante pensieri distinti. La coscienza non è subito “nostra”. Lo diventa nella “privatizzazione” in cui sorgono soggetto e oggetto; indispensabile, quest’ultima depotenzia però la rappresentazione viva di ciò che non preesiste a un farsi insieme di attrazioni, di intimità variabili, di “quasi-uno” in un incessante individuarsi che è “non possedere se stesso”. Il cuore dell’essere è così, in modo paradossale ma non contraddittorio, “non possedere l’essere”.
Jean Soldini è nato nel 1956 nella Svizzera italiana. A Parigi ha conseguito l’Habilitation à diriger des recherches dopo un dottorato in Filosofia e un precedente dottorato in Storia dell’arte. Ha insegnato per oltre trent’anni. Dei suoi libri in campo filosofico ricordiamo: Il riposo dell’amato (2005), Resistenza e ospitalità (2010), A testa in giù (2012), Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza (2016). In ambito storico-artistico è autore, tra l’altro, di Monico. L’opera incisa (1987), La Pinacoteca Züst (1988) e di numerosi contributi sull’architetto neoclassico Luigi Canonica. Ha pubblicato quattro libri di poesia, tra cui Schiave e minatori. Versi per una scena (2021).