Il Gershwin Piano Quartet e András Schiff a LuganoMusica
La stagione di LuganoMusica prosegue a dicembre con due appuntamenti, nella Sala teatro del LAC.
Domenica 3 dicembre alle 17.00 si esibirà il Gershwin Piano Quartet, formazione di Zurigo famosa per gli arrangiamenti e le improvvisazioni su brani celebri dalla classica al jazz, composta da André Desponds, Stefan Wirth, Benjamin Engeli e Mischa Cheung. Con un approccio che unisce il virtuosismo della classica con l’improvvisazione jazz, si lanciano nella musica di George Gershwin, che è stato il primo compositore a ispirarli, e in capolavori del repertorio come la Quinta sinfonia di Beethoven o in quella di Rachaninov. Recentemente hanno preparato una nuova versione di Shahrazād di Nikolaj Rimskij-Korsakov che utilizza tecniche pianistiche estese, e trascrizioni politonali da Astor Piazzolla (Oblivion e Libertango). Oltre alle possibilità espressive anche la difficoltà tecnica è quadruplicata, in una tessitura incrociata di dialoghi che richiede ai quattro pianisti di prestare attenzione fino alla discesa dell’ultimo martelletto.
Mercoledì 6 dicembre alle 20.30 sarà la volta di Sir András Schiff. Conosciuto in tutto il mondo come pianista, direttore d’orchestra, pedagogo e docente amato a Lugano, questa volta il maestro riserva al pubblico un programma a sorpresa annunciato dall’artista durante il concerto con brani di Bach, Haydn e Mozart. Anziché studiare scale e arpeggi, András Schiff suona Bach tutti i giorni: «La musica di Bach è molto importante per me; è la più importante della mia vita. L’intera letteratura musicale successiva a Bach e tutto ciò che custodisco nella musica viene da Bach. Se un compositore non ha alcun rapporto con Bach, allora non mi interessa affatto. Bach è un’intera visione del mondo musicale, ma anche umano. Qui la musica deve essere spirituale, non fisica. Può rendermi felice e sostenermi, e molto di più». Schiff, la cui impressionante carriera è stata coronata da riconoscimenti di prestigio quali Grammy e Gramophone Award, è un pianista per cui la più grande “tecnica” è la capacità di produrre un’infinita ricchezza e varietà di suoni alla tastiera, come un pittore su una tela.
Prima del concerto, alle ore 19.30 e nella Sala refettorio del LAC, si terrà un incontro di presentazione con il direttore artistico Étienne Reymond e il giornalista e divulgatore Enrico Parola.
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