Il LAC conferma la decisione adottata lunedì 9 novembre, ossia di sospendere la stagione di teatro e danza fino all’8 gennaio 2021, di continuare l’attività del Museo d’arte della Svizzera italiana con le mostre in corso e di lasciare aperto il LAC shop. Inoltre, il LAC si adopererà per la programmazione di piccoli spettacoli e concerti nella Hall, uno spazio regolarmente utilizzato per eventi di dimensioni più ridotte. Nel seguito la lettera del LAC al pubblico, dove si precisano le ragioni della suddetta decisione:
Caro Pubblico,
Abbiamo preso atto delle decisioni del Consiglio di Stato in merito alle misure in vigore per limitare la diffusione del coronavirus, comunicate dopo soli due giorni dalla direttiva che imponeva il limite massimo di 5 persone presenti a manifestazioni pubbliche di natura culturale.
Aver portato a 30 persone tale limite, non può purtroppo annullare le azioni intraprese con urgenza a seguito della direttiva di domenica scorsa: di conseguenza non possiamo riaprire il teatro e riallestire una programmazione già annullata fino all’8 gennaio 2021, per di più per un pubblico ancora più ridotto.
Infatti, dopo aver attuato con difficoltà la nuova drastica limitazione di domenica, nella giornata di lunedì abbiamo dovuto prendere una decisione immediata sul prosieguo della stagione, disdire e rimborsare tutti i biglietti, contattare tutte le compagnie ospiti e annullare ingaggi e contratti con una perdita economica di proporzioni drammatiche. Oltre a ciò, nella più totale desolazione, la squadra si è occupata di smontare il palcoscenico allestito per la nuova produzione “La bottega del caffè”, nell’amarezza generale di una compagnia di professionisti che ha visto interrompere improvvisamente il proprio lavoro la sera prima del debutto. Scenografia, luci, costumi, parrucche sono stati immediatamente riposti affinché il lavoro di 90 persone e i soldi pubblici e dei sostenitori non andassero sprecati.
Siamo un’organizzazione professionale, seria e rigorosa, composta da persone qualificate e competenti che svolge un ruolo essenziale nel complesso sistema del settore culturale nel quale opera. Le dimensioni e il rapporto di credibilità nei confronti della comunità di artisti e di voi pubblico, non ci permettono di reagire e riformulare nuovamente una programmazione improvvisata e in questo stato d’incertezza. Rimettere in moto tutta la macchina richiede un tempo maggiore e una puntuale pianificazione.
Sino ad oggi abbiamo agito in modo proattivo nel rispetto delle direttive, reinventandoci con una stagione estiva come “LAC en plein air”, o applicando un piano di protezione rigoroso sin dall’inizio della stagione con l’obbligatorietà della mascherina, per esserci e offrirvi momenti culturali convinti che l’arte, il teatro, la danza e la musica siano elementi vitali per ognuno di noi, ancor più in un momento di grande difficoltà come questo.
Per amore nei vostri confronti e della comunità artistica, terremo la Hall aperta per eventi di piccole dimensioni ma di sicura qualità, mentre, lo ribadiamo, l’intera programmazione teatrale e di danza rimane sospesa e riprenderà dall’8 di gennaio.
Rinnoviamo con senso di responsabilità il sostegno alle autorità nella lotta alla diffusione del coronavirus e siamo vicini a tutte le persone che ne sono colpite.