Teatro

Il LAC riparte da un giro di giostra

Foto©Viviana Cangialosi.

La situazione è drammatica ma si respirava un’atmosfera di ottimismo e speranza questa mattina nell’affollata conferenza stampa di presentazione del nuovo lavoro della Compagnia Finzi Pasca che inaugurerà anche la stagione luganese 2020-2021. Schierati tutti i vari responsabili della direzione del LAC, della Città e i quattro fondatori, Vergamini, Gargiulo, Bonzanigo e Daniele. La capacità di arrangiarsi come si sa è un’arte e gli artisti, creativi e flessibili per natura, la conoscono bene. Da una parte, il momento duro per il teatro, di chiusura totale, sei mesi! E di arresto in particolare per questo gruppo, numeroso, che vive d’internazionalità e che ha un’attività basata per l’80 per cento su tournée all’estero. Dall’altra parte il sospiro di sollievo per la riapertura (preceduta dalla rassegna “en plein air” che ha funzionato bene), una riapertura ovviamente nel contesto coronavirus, nel rispetto del pubblico, delle norme di sicurezza che renderanno obbligatorio indossare le mascherine (Michel Gagnon). Rientrate le polemiche riguardo alle richieste della compagnia alla Città. Ne ha accennato Roberto Badaracco: quest’anno scade la convenzione triennale che andrà rinnovata e si stanno ancora cercando soluzioni per gli uffici e per trovare una sala prove a disposizione non solo per questa compagnia ma anche per le altre realtà teatrali locali (e quante volte abbiamo sentito questo discorso!). L’importante è che si stia lavorando insieme, comunque. Vedremo. Carmelo Rifici ha dato alcuni elementi “tecnici” sullo spettacolo “immersivo” ma adatto ai tempi. Nella formula di un percorso si svolgerà dall’8 al 20 settembre, 13 giorni, escluso lunedì 14, per 50 rappresentazioni o “giri di giostra” (saprete di cosa si tratta, se continuerete a leggere), durata 20 minuti per 25 spettatori alla volta. Il primo settembre aprirà la biglietteria del LAC.

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