Teatro

“Il maschio inutile”, lo spettacolo della Banda Osiris al Teatro di Locarno

Gianluigi e Roberto Carlone, Giancarlo Macrì, Mario Sgotto, Federico Taddia e Telmo Pievani

Giovedì 4 aprile, alle ore 20:30, al Teatro di Locarno, andrà in scena Il maschio inutile, una spietata e al tempo stesso esilarante analisi della condizione maschile contemporanea. Produzione della Banda Osiris (composta da Gianluigi e Roberto Carlone, Giancarlo Macrì e Mario Sgotto), calcheranno il palco anche Federico Taddia (giornalista, scrittore e conduttore radiotelevisivo) e Telmo Pievani (filosofo ed epistemologo, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso l’Università di Padova).

La condizione femminile è da tempo oggetto di discussioni e attenzioni, ma nessuno sembra invece far caso alla crisi mondiale che ha colpito il maschio, le cui antiche certezze si stanno via via sgretolando. Ben lontani ormai dai “ruoli definiti” dell’Età della Pietra, oggi il povero maschio vive una realtà complicata, nella quale fa capolino una sconcertante realtà scientifica, secondo la quale, in natura, il cosiddetto “sesso debole” è proprio quello maschile. Ecco allora che quattro uomini decidono di fare luce su cosa significa, oggi, essere maschi, creando un gruppo di “auto-aiuto” con il contributo di un narratore di storie (Taddia) e di uno scienziato dell’evoluzione (Pievani).

Tra parodie, cantate pop rock e d’operetta, improbabili lezioni di anatomia, testimonianze “scientifiche” e talk show, gli autoproclamatisi terapisti affronteranno i gironi infernali della mascolinità per scoprire che i loro cromosomi stanno diventando obsoleti, che il corpo maschile è pieno di parti inutili e che in natura esiste una vera e propria esplosione di diversità nella quale il cosiddetto “maschio tradizionale” si sente piccolo e trascurato. A salvare il maschio non saranno gli esemplari alla Rambo, ma proprio quei maschi strambi e sorprendenti, un po’ assurdi e teneramente umani raccontati dal divertente spettacolo.

Si ride molto nello spettacolo di Pievani e Taddia, ma quando si affronta il tema di un futuro differente e di una società senza stereotipi o generi dominanti, il professore diventa molto serio: «Cambiare la cultura e i modelli maschili/ femminili è un impegno che deve iniziare dalla famiglia e coinvolgere sia la società che la scuola. La scuola del futuro dovrà essere in grado di condividere con i ragazzi quell’idea di diversità etica, culturale, di genere e sessuale come risorsa e non come minaccia».

Prevendita e info: www.teatrodilocarno.ch

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