Il Mathematikum a Gießen, nell’Assia centrale, fu il primo museo interattivo di matematica al mondo quando aprì i battenti nel 2002, offrendo da allora a visitatori di tutte le età e preparazione la possibilità di esplorare la matematica attraverso esperimenti pratici. L’idea di base di questo museo unico e la sua realizzazione creativa sono il frutto dell’entusiasmo – e della perseveranza – del prof. Albrecht Beutelspacher, un matematico che ha saputo trasmettere la sua passione per la matematica a tutti i visitatori.
Il prof. Albrecht Beutelspacher, nato a Tubinga e oggi in pensione, è un matematico abbastanza noto in Germania. La sua carriera accademica è stata segnata dalla sua promozione all’Università di Magonza e dalla sua appassionata attività come professore all’Università Justus-Liebig di Gießen. Beutelspacher si è particolarmente distinto per la sua capacità di rendere i contenuti matematici complessi accessibili a un vasto pubblico. È autore di numerosi libri che si concentrano sulla divulgazione della matematica e ha ispirato molte persone a appassionarsi a questa disciplina con il suo modo carismatico ed entusiasta.
L’idea del Mathematikum è nata alla fine degli anni ’90, quando il prof. Beutelspacher sviluppò il concetto di un museo interattivo completamente dedicato alla matematica. Ispirato dalla mostra interattiva “ExperiMINTa”, ha elaborato ulteriormente il concetto e creato un luogo in cui i visitatori possono vivere la matematica attraverso esperimenti pratici. Il progetto prese il via con una mostra nel 2000, che riscosse un grande interesse e pose le basi per il futuro museo. Grazie a donazioni private, fondi pubblici e un grande impegno personale, il Mathematikum ha potuto aprire i suoi cancelli nel novembre 2002. Oggi attira annualmente oltre 150.000 visitatori ed è un elemento fondamentale del panorama culturale di Gießen.
Esposizioni da non perdere: la matematica da toccare
Il Mathematikum dispone di 170 esposizioni, che vanno da semplici puzzle a teorie matematiche complesse. Ecco alcuni dei “pezzi forti”:
- Le bolle di sapone giganti: i visitatori possono creare bolle di sapone enormi e apprendere così le proprietà delle superfici minime.
- La sala degli specchi: qui i visitatori vedono la loro immagine riflessa all’infinito in specchi paralleli, illustrando i principi di simmetria e ripetizione.
- Il ponte di Leonardo: questo ponte può essere costruito senza chiodi o corde, dimostrando i principi della statica.
- Il miracolo della sfera: un’esposizione molto popolare in cui i visitatori possono esplorare la teoria del caos e i sistemi dinamici manovrando una gigantesca sfera.
- L’angolo dei puzzle: qui adulti e bambini possono sfidare il loro pensiero logico con vari puzzle geometrici – alcuni dei quali davvero complessi!
Ogni esposizione è progettata per non solo impartire conoscenza, ma anche per invitare i visitatori a partecipare attivamente e a sperimentare.
Cleto Pescia