Teatro

Il “Minotauro” di Dürrenmatt rivive a Bellinzona

Minotauro - Saltamacchia

Foto: Chromophobia Studio / Lione

Da giovedì 18 a lunedì 22 gennaio va in scena al Teatro Sociale di Bellinzona lo spettacolo Minotauro, diretto da Margherita Saltamacchia.

Minotauro, una ballata di Friedrich Dürrenmatt è una rivisitazione del mito greco. I ruoli dei personaggi principali sono invertiti, infatti Minotauro è la vittima e non più l’essere mostruoso e assassino, come invece è Teseo che con l’inganno frantuma i sogni dell’uomo-toro e lo uccide. Le pareti del labirinto di Cnosso per Dürrenmatt sono ricoperte di specchi. Lo specchio è simbolo di riflessione, di ricerca del sé, ma anche dualità, illusione e utopia, un rimando al topos che accompagna gran parte dell’opera dürrenmattiana: “verità o giustizia?”.

Una rivisitazione che mette l’accento sulla tragicità dell’esperienza esistenziale umana, dell’individuo di fronte alla natura e dell’individuo di fronte al diverso. Dal ritmo suggerito dal testo e dal suo sottotitolo “una ballata”, nasce questo spettacolo. Minotauro si esprime danzando perché non conosce l’uso della parola, che è affidata alle attrici, accompagnate dal ritmo e della musica eseguita dal vivo. Donata Berra, traduttrice di Minotauro per Adelphi, sostiene che «la scrittura di Dürrenmatt più che per un pensiero logico, procede per immagini» e da queste prende l’abbrivio lo spettacolo.

I biglietti si possono acquistare sul sito ticketcorner.ch. Per la replica supplementare di lunedì 22 gennaio possono essere prenotati all’InfoPoint Bellinzona, piazza Collegiata 12, tel. 091 825 48 18. In prevendita online da mercoledì 17 gennaio. Per un approfondimento sullo spettacolo v. l’intervista di Laura Quadri a Margherita Saltamacchia.

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