Si avvicina l’anniversario 25 anni dalla fondazione del Museo Hermann Hesse di Montagnola, 2 luglio 1997 – 2 luglio 2022, mondialmente conosciuto e sin dall’inizio il museo più visitato del Canton Ticino.
RIPERCORRIAMO LA STORIA
L’artista editore Jean Olaniszyn affittò con le sue Edizioni ELR la Torre Camuzzi, parte integrante del complesso storico della Casa Camuzzi di Montagnola, dove Hermann Hesse visse dal 1919 al 1931, per farne, oltre alla sede delle proprie Edizioni ELR, anche la sede del Museo Hermann Hesse. Iniziò così il percorso culturale del “Gioiellino della Collina d’Oro”, ovvero come ha definito il Museo Hesse l’allora sindaco di Gentilino Spartaco Arigoni.
Di seguito, si formò il primo comitato di fondazione composto da: Jean Olaniszyn (fondatore), Heiner Hesse (presidente onorario), Ambrogio Pellegrini (presidente), Karin Adrian von Roques (membro e direttrice), Enrica Armati (membro e finanziatrice), Claudio Canonica (membro e finanziatore), Francesco Testa (membro e finanziatore).
Venne creata l’Associazione Amici del Museo Hermann Hesse di Montagnola, composta dai membri del primo comitato – ad esclusione di Canonica che rientrerà successivamente – a cui si aggiunsero i membri: Flavio Riva (già sindaco di Montagnola e presidente del parlamento del Canton Ticino), Volker Michels (curatore dell’opera letteraria di Hermann Hesse), il prof. Federico Spiess (già direttore del Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana) e l’avv. Ferruccio Zuccaro di Varese, membro della Fondazione Lucchini.
Il nuovo museo viene così inaugurato il 2 luglio 1997 – nel 120º anniversario della nascita di Hermann Hesse (2 luglio 1877) – dall’allora Presidente del Governo ticinese, On. Giuseppe Buffi, alla presenza di centinaia di persone, 250 giornalisti, 25 emittenti radio e TV provenienti da tutto il mondo.
Hermann Hesse (poeta-pittore, Premio Nobel) è così finalmente onorato con un museo a lui dedicato proprio a Montagnola, sulla Collina d’Oro, il luogo dove ha vissuto dal 1919 (proveniente da Locarno, dove voleva stabilirsi precedentemente), prima nella Casa Camuzzi fino al 1931 e successivamente nella Casa Bodmer – la famosa Casa Rossa con il giardino tanto amato dallo scrittore con il Parco Hesse oggetto di una becera speculazione edilizia (per il momento bloccata) – fino alla sua morte nel 1962, e dove, non bisogna dimenticarlo, sono stati scritti i suoi libri di maggior successo e fra i più venduti al mondo: Klein e Wagner, L’ultima estate di Klingsor, Siddhartha, Il lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, Il Giuoco delle perle di vetro (per citare i più conosciuti).