Il nuovo numero dell’Archivio Storico Ticinese
È uscito il nuovo numero della rivista Archivio Storico Ticinese, il n.171.
Al centro della rubrica Ricerche ci sono due saggi. Nel primo, la storica Marina Maffezzini analizza La quotidianità militante della gioventù ticinese tra le due guerre: tra concorrenza e mimetismo: uno studio sulla nascita quasi simultanea, nel Ticino degli anni Venti, di tre organizzazioni politiche giovanili in rappresentanza dei principali partiti: la Federazione Giovani Liberali Radicali Ticinesi, la Federazione Giovanile Socialista Ticinese e la Guardia Luigi Rossi, legata al Partito conservatore democratico. Il saggio ricostruisce l’attività politica dei tre gruppi con esempi tratti dai loro archivi e dalla stampa.
Il secondo saggio è di Evelina Scaglia, professore associato in Storia della pedagogia all’Università degli Studi di Bergamo, e documenta le Tracce di un «transfert» pedagogico-culturale italo-svizzero nelle relazioni fra Ernesto Pelloni e Giuseppe Lombardo Radice. La ricerca ripercorre gli scambi pedagogici e culturali tra Lombardo Radice e le reti magistrali ticinesi, appoggiandosi sullo spoglio del periodico L’Educatore della Svizzera Italiana, diretto da Ernesto Pelloni.
La sezione Interventi comprende i seguenti contributi: Orlando Nosetti, La crescita della spesa pubblica comunale. Un’analisi delle finanze di Brissago dal 1822 al 1891; Riccardo Bergossi, Il ritorno all’ordine. Morfologia urbana e immagine architettonica a Lugano dopo la Belle Époque; Fabrizio Mena, L’insegnamento dell’architettura al Liceo cantonale di Lugano. La sezione Strumenti presenta invece due saggi: Claudio Ferrata, Il confine italo-svizzero in epoca globale. Una riflessione; Stefano Bolla, Pagine che parlano a sculture che celebrano. Il numero comprende inoltre un nutrito numero di recensioni delle pubblicazioni a carattere storico dedicate alla Svizzera italiana.