Il nuovo numero di “Archi” è dedicato ai campus universitari
In occasione del completamento dei nuovi campus universitari di Lugano-Viganello e Mendrisio, la rivista Archi dedica il secondo numero del 2021 a questa tipologia, affrontando, come scrive nell’editoriale la direttrice Mercedes Daguerre, «un tema di particolare attualità nello scenario nazionale e internazionale: i campus universitari quali catalizzatori di rigenerazione architettonica e urbana». Ampio spazio viene dedicato nel numero, a cura di Franco Gervasoni e Graziella Zannone Milan, al campus USI-SUPSI di Lugano-Viganello del Consorzio architetti Tocchetti e Pessina e al campus di Mendrisio di Bassi Carella Marello Architectes, con approfondimenti sugli edifici e sulle loro genesi (un focus in particolare è dedicato al ruolo svolto dai concorsi d’architettura nello sviluppo degli spazi della SUPSI). Si parla però anche del campus dell’Accademia di Mendrisio e del futuro Campus SUPSI presso la stazione di Lugano, progettato dal team di architetti formato da Cruz y Ortiz e Giraudi Radczuweit, la cui costruzione è prevista nei prossimi anni.
Da questi progetti specifici lo sguardo si allarga poi a una riflessione più generale sulla forma-campus: se Frédéric Frank e Nicolas Yerly ripercorrono nel loro saggio le trasformazioni dell’abitare universitario in Svizzera, il contributo di Fulvio Irace accenna alle differenze tipologiche tra il campus “all’americana”, chiuso in sé stesso e isolato, e la concezione del campus come «cittadella universitaria» che pervade gli spazi urbani: «un sistema integrato alla città, stratificato nel tempo per addizioni rese di volta in volta necessarie per esigenze di ampliamenti e di aggiunte in base a specifiche esigenze». Per la Svizzera italiana, l’adozione di questo modello significa integrare ancor più fortemente gli spazi della formazione superiore con la struttura ramificata della “Città Ticino”.
Il nuovo numero di Archi, rivista pubblicata da Espazium – Edizioni per la cultura della costruzione, è reperibile nelle librerie e su www.espazium.ch.