Il premio Nobel Wole Soyinka aprirà, venerdì 3 maggio alle 18.30, la quattordicesima edizione di ChiassoLetteraria.
Sabato 23 marzo, in attesa del festival, a Mendrisio alle 17.00 l’annuale Assemblea di ChiassoLetteraria, seguita alle 18.00 da un incontro con i Premi svizzeri di letteratura 2019: le scrittrici Anna Ruchat e Julia von Lucadou.
Ad inaugurare la quattordicesima edizione, del Festival Internazionale di Letteratura in programma dall’1 al 5 maggio 2019 a Chiasso, e dal titolo Il mondo nuovo, è stato chiamato uno dei fari della letteratura mondiale: il drammaturgo, poeta, scrittore e saggista nigeriano Wole Soyinka. Considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dell’Africa sub-sahariana, nonché il maggiore drammaturgo africano, Wole Soyinka ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1986.
A Chiasso, presenterà in anteprima la sua prossima pubblicazione in uscita per Jaca book.
WOLE SOYINKA A CHIASSOLETTERARIA
Uscirà a maggio per la casa editrice italiana Jaca book, Ode Umanista per Chibok (traduzione di Alessandra Di Maio), opera sulla violenza e i soprusi perpetrati dall’organizzazione terroristica jihadista di Boko Haram e in modo particolare su ciò che avvenne nel 2014 a Chibok, cittadina del nord-est della Nigeria, in cui il gruppo fece rapire le studentesse della scuola femminile dove musulmane e cristiane studiavano fianco a fianco. Oltre a questa uscita, Jaca book renderà disponibile in libreria anche una raccolta di saggi politici in cui Wole Soyinka interviene sull’attualità internazionale, il senso della storia e alle radici dell’umanità, la rilevanza della figura di Nelson Mandela e i compiti di solidarietà e giustizia con cui l’uomo deve fare i conti oggi.
Soyinka, è conosciuto internazionalmente per L’uomo è morto, opera nel quale racconta la sua esperienza in cella di isolamento nel corso della guerra civile nigeriana, quando venne incarcerato dal 1967 al 1969 a causa di un articolo in cui chiedeva un cessate il fuoco. Ancor più che per la narrativa e la saggistica, Wole Soyinka si è affermato in Africa e in Occidente attraverso il teatro e la poesia. In particolare, è noto per aver rivalutato il teatro della tradizione nigeriana e la “folk opera Yoruba”; ha scritto oltre venti drammi e commedie e ha adattato a un contesto africano Le Baccanti di Euripide, L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, I negri di Jean Genet. Fra i suoi lavori teatrali figurano: Il leone e la perla, Pazzi e specialisti, La morte e il cavaliere del Re, Danza della foresta, La strada, Il raccolto di Kongi. Fra le sue raccolte poetiche vanno ricordate: Idanre and Other Poems; A Shuttle in the Crypt; Ogun Abibiman, Mandela’s Earth and Other Poems. Ha insegnato, inoltre, in numerose università, fra cui Yale, Cornell, Harvard, Sheffield e Cambridge ed è membro delle più prestigiose associazioni letterarie internazionali.
Soyinka, con la sua esperienza e il suo percorso, si inserisce perfettamente all’interno del tema scelto per questa quattordicesima edizione di ChiassoLetteraria, ovvero il Mondo Nuovo. Il titolo, ispirato all’omonimo romanzo di Aldous Huxley (Brave New World, in italiano Il Mondo Nuovo), vuole essere un’occasione di riflessione sui cambiamenti – le mutazioni – che stanno trasfigurando il mondo, delineando scenari che, a dipendenza degli sguardi, possono essere apocalittici o rinnovatori.