È stato inaugurato ieri il programma di otto appuntamenti che ci racconteranno, ognuno in tre minuti, pezzi della storia del Monte Verità. Ogni mercoledì e sabato, sino a sabato 2 maggio, verrà proposta una “Piccola Verità dal monte” sulla pagina Facebook di Monte Verità. Le tematiche, o per dirla con Harald Szeemann le “Mammelle della verità”, saranno danza e arte e tracceranno il percorso che danzatori e artisti hanno compiuto sul monte, partendo dai primi del ‘900 fino al secondo dopo guerra.
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, traduttore e docente proporrà approfondimenti su Charlotte Bara e Rudolf von Laban, la sua scuola d’arte tra Zurigo e Monte Verità, le sue illustri allieve e su quanto il danzatore e coreografo ungherese ha lasciato in eredità al panorama tersicoreo. Chiara Gatti, critica e storica dell’arte, si concentrerà invece sul Monte come approdo di artisti, partendo da Filippo Franzoni, attraverso i Dadaisti e Werefkin, fino ai Bauhauser.
Il programma delle Piccole Verità dal monte
• Mer. 8 aprile – Luca Scarlini: Posso credere solo a un dio che danza: il Monte Verità luogo della danza.
• Sab. 11 aprile – Chiara Gatti: Via dalla pazza folla. L’estetica del rifugio.
• Mer. 15 aprile – Luca Scarlini: La danza è un linguaggio: Laban e il tentativo di definire la grammatica della danza.
• Sab. 18 aprile – Chiara Gatti: Marianne von Werefkin e la Grande Orsa.
• Mer. 22 aprile – Luca Scarlini: San Materno: un teatro per la danza con vista sul lago e Charlotte Bara.
• Sab. 25 aprile – Chiara Gatti: Una pietra dalla montagna. Hans Arp e Dada.
• Mer. 29 aprile – Luca Scarlini: L’eredità di Laban: da Mary Wigman a Pina Bausch.
• Sab. 2 maggio – Chiara Gatti: Bauhaus. Pensieri al quadrato.