Il senso contemporaneo di Antigone, che sta nella natura e nella forma dialettica del confronto, è alla base del nuovo lavoro di Gigi Dall’Aglio, che verrà messo in scena domani sera alle 20.30 al Lac.
“Non è un confronto tra posizioni di potere”, afferma il regista. “Antigone non offre una soluzione politica alternativa a Creonte, ma è l’annuncio che una tesi politica, maturata nelle regole del pensiero, ed espressa attraverso la sacralità della parola nel momento in cui prende forma nella polis, scopre che la sua compiutezza si manifesta solo grazie alle sue aporie.
Cosa posso chiedere agli attori, alla musica, alla scrittura scenica se non di concorrere, ciascuno con la quota politica che gli compete, per rivelare proprio l’origine di questo dibattito che arriva fino a noi ancora irrisolto? È un dibattito sul bisogno devastante degli umani di aggregarsi, di lottare, confrontarsi e di scegliere il proprio destino. […]
Con Antigone gli attori possono veramente vivere la consapevolezza che il Teatro si presenta come farmaco contro le tentazioni arroganti che si stabiliscono nel confronto fra regole e tradizione, tra realtà e irrealtà, tra democrazia e altro.”