All’inizio del 2000, il sistema televisivo è entrato in una fase di graduale, ma profonda trasformazione, tuttora in atto, che si può definire di progressiva “convergenza” tra televisione e internet che, a tutti noi, permette di consumare i contenuti indipendentemente dal canale di diffusione e nelle diverse modalità di fruizione – broadcast e broadband – in maniera sempre più personalizzata (on demand), ovvero quando vogliamo noi e con l’opportunità di commentarli e condividerli.
Fruizione tradizionale e fruizione online convivono nella loro complementarietà sui vari vettori (radio, televisione, web, app, social media) e definiscono ciò che oggi è sempre più importante: il contenuto, la possibilità di diffonderlo su tutti i canali a disposizione e il ruolo attivo dello spettatore.
La SRG SSR e la RSI hanno effettuato scelte strategiche e investimenti tecnologici per riuscire ad offrire a tutti la possibilità di seguire i loro programmi indipendentemente dal mezzo utilizzato e si impegnano ogni giorno a dialogare attivamente con il pubblico.
Dialogo con il pubblico.
Tra gennaio e giugno 2019 sono state 1’967’529 le interazioni su Facebook, Instagram e Twitter: + 90% rispetto a luglio – dicembre 2018. L’interazione diretta tra la RSI e i suoi utenti è in crescita costante e rapidissima. Le reti Radio e le testate TV vengono quotidianamente sollecitate da centinaia di messaggi, post, e-mail e lettere. Ogni giorno la RSI risponde, mediamente, ad almeno un centinaio di e-mail dei suoi spettatori (per lo più, tramite indirizzo info@rsi.ch). Le interazioni su Facebook, Instagram e Twitter sono state poco meno di 2 milioni: una media di quasi 11mila interazioni al giorno.
L’offerta audiovideo RSI.
139’900 Svizzeri italiani guardano per almeno 5 minuti al giorno i canali RSI LA1 e LA2, 6,2 milioni le visualizzazioni online. Con la propria offerta lineare “tradizionale”, LA 1 si conferma, per il pubblico della Svizzera italiana, il canale di riferimento numero uno: la quota di mercato è stata del 17.8% sulle 24 ore e del 26.1% tra le 18 e le 23. Seppur con una flessione del 3% rispetto al primo semestre 2018, LA 1 e LA 2 raggiungono, insieme, una quota di mercato del 24% sulle 24 ore e del 32% in prime time.
I programmi più seguiti in assoluto restano Il Telegiornale e Il Quotidiano, seguiti da Patti Chiari, Falò e Storie. Non mancano gli eventi sportivi, come la semifinale della UEFA Nations League Portogallo-Svizzera, alcune serie TV molto apprezzate – Grey’s Anatomy e La verità sul caso Harry Quebert. Il film più seguito negli ultimi 12 mesi è stato Frontaliers Disaster, di Alberto Meroni, prodotto da Inmagine di Mendrisio e coprodotto da RSI. Il gioco più seguito è Prova a chiedermelo, con una media del 33,6 % di quota di mercato.
La possibilità di fruire liberamente, senza costrizioni d’orario, dell’offerta RSI – su RSI.ch e sulle app Play RSI, RSI News e RSI Sport – è sempre più utilizzata tanto da registrare, nei primi 6 mesi del 2019, oltre 7 milioni di visualizzazioni. I video RSI su Facebook, Instagram e YouTube hanno sfiorato i 20 milioni di visualizzazioni, con un aumento del 40% rispetto al primo semestre 2018.
L’offerta audio RSI.
219’400 persone ascoltano ogni giorno uno dei canali SSR SRG. Oltre 1 milione gli ascolti online. Rete Uno è l’emittente di gran lunga più seguita nella nostra regione, assicurandosi il 34,66% di quota di mercato; si rafforza Rete Due (3.75%), mentre Rete Tre si attesta al 17,38%. La quota di mercato totale delle reti radio SSR supera ancora una volta il 70%: in altre parole, su 10 ascoltatori nella Svizzera italiana sintonizzati, 7 lo sono su un canale del Servizio pubblico. I programmi radio in diretta o in differita su Play RSI e sulle varie piattaforme online totalizzano 1’661’381 di click“play”. La somma degli ascolti sui vari canali conferma che la RSI rimane, nel suo insieme, la più seguita dal pubblico della Svizzera italiana anche nel primo semestre 2019.