L’emozione non può che traboccare di fronte a 1600 pagine, in parte studio, in parte presentazione delle lettere, molte delle quali finora inedite, dello scultore ticinese Vincenzo Vela. Un’opera iniziata dieci anni fa, coltivata a lungo, prima sognata, poi voluta fortemente, infine realizzata e affidate alle cure di Giorgio Zanchetti, professore di storia dell’arte contemporanea alla Statale di Milano. Il risultato è tra le nostre mani: «Un carteggio, che è molto di più di una raccolta di lettere; è la raccolta di una vita e questo nel bicentenario dalla nascita dell’Autore», chiosa Stefano Vassere, nella presentazione pubblica del volume di ieri, martedì 13 ottobre, alla Biblioteca Cantonale di Lugano. L’onorevole Manuele Bertoli saluta, a nome del Cantone, l’iniziativa, oltre che i presenti, ricordando come dietro le pagine di questo libro ci sia «un personaggio tutto da capire e da apprezzare. L’opera è un tassello importante per la riscoperta e la valorizzazione del territorio della Svizzera italiana, ma ancora di più, un investimento nella riscoperta della sua storia».
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