Inserita nel suggestivo contesto del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, circondato da uno splendido giardino, la mostra In-flore-scientia. Arte e botanica proporrà dal 7 aprile all’11 agosto 2019 un inedito allestimento. Protagonista assoluta sarà la natura, minuziosamente immortalata dalle diapositive dipinte a mano da Josef Hanel (raffiguranti piante da fiore, muschi e licheni), ed evocata così vivamente dalle opere di Gabriela Maria Müller, che cristallizzano in originali composizioni elementi di origine vegetale (terra, semi, foglie).
Alla conferenza stampa, avvenuta quest’oggi – venerdì 5 aprile– hanno partecipato la stessa artista e le due curatrici della mostra: Gianna Antonia Mina, Direttrice del Museo Vincenzo Vela, e Christian Jacquat, curatrice del Museo botanico dell’Università di Zurigo, ove sono state scoperte le diapositive in questione. È stata proprio l’archeobotanica a ricostruire la biografia di Josef Hanel (1865-1940), la cui ricerca è partita dalle criptiche iniziali – talvolta incise, altre dipinte – nelle lastre composte tra il 1915 e il 1940.
Originario della regione dei Sudeti, Hanel fu un pittore-decoratore di formazione e fotografo autodidatta, specializzatosi nella produzione di fotografie e diapositive colorate a fini di divulgazione scientifica. Come ha sottolineato Gianna Antonia Mina, è difficile circoscrivere Hanel in una precisa categoria, così come le sue opere: fu fotografo o pittore? Si tratta di diapositive o dipinti? Forse entrambe, verrebbe da concludere.
Le sue fotografie, in bianco e nero, colpiscono per l’accurata inquadratura, mentre le sottili sfumature, i giochi di luce e l’uso sapiente del colore, conferiscono alle immagini una valenza artistica. Le diapositive sono ampiamente valorizzate nella mostra, che, snodandosi in un preciso percorso tematico, sono talvolta allestite su tavole retroilluminate, altre riprodotte su monitor e altre ancora proposte tramite ingrandimenti fotografici.
A porsi in perfetto dialogo con le lastre di Josef Hanel, vi sono alcune sculture di Vincenzo Vela – quale il Ritratto di fanciulla con i fiori (1855-65) – e le creazioni di Gabriela Maria Müller, molte delle quali realizzate per l’occasione. L’artista, durante la conferenza stampa, ha dichiarato di essere stata stimolata dalla bellezza delle diapositive di Hanel e dalla natura, di fronte alla quale si è posta in un «dolce atto di contemplazione». In particolare, l’artista appare affascinata dagli elementi più minuscoli e fini della natura, come quello del seme d’acero, racchiuso in un piccolo e luminoso cubo d’orato; dei semi di pino, che creano una sfera pungente che emerge lievemente dalla teca che la racchiude; dei semi di tarassaco, che in un’opera compongono una perfetta sfera, in un’altra sono ricamati su voile e disposti circolarmente (in Un nuovo mondo, per il quale, nel 2012, l’artista è stata insignita del premio Soroptimist), e in un’altra ancora fuoriescono come fluido vitale da due mani d’argilla.
In svariate opere Müller predilige il voile, un tessuto leggerissimo e trasparente, che talvolta funge da sfondo ideale sul quale lascia, attraverso delicati frottage, impronte e ricami di felci; sul sottile tessuto, in un’altra creazione, intesse diverse migliaia di semi di olmo, che compongono un mandala.
Prepotentemente solida è invece l’installazione a pavimento ricoperta di cera, formata da 16 distinte fossilazioni, in cui pollini, foglie, fiori e rametti, sebbene fissati nella materia, paiono fluttuare; o ancora, la mattonella costituita da una terra rossa prelevata dal bosco di Pura (nel Malcantone), trattenuta da vari strati di cera d’api. Particolarmente interessante è inoltre l’installazione di dimensioni monumentali composta da 24 ciotole di porcellana bianca, fluttuanti nell’aria, ognuna delle quali contiene un seme di canna.
La mostra si arricchisce anche di un docu-fiction, realizzato per l’occasione dall’Università di Zurigo, dal titolo Josef Hanel (1865-1940) fotografo e pittore. Realizzazione di una diapositiva in vetro colorata a mano (Autori: Stephan Läuppi, Christiane Jacquat; attore: Christian Spreng), e di una installazione video, opera di Gabriela Maria Müller, che riproduce, nella sua ciclicità, una goccia che cade in una pozzanghera in cui si specchia un cielo rannuvolato.
La mostra In-flore-scientia. Arte e botanica verrà inaugurata domenica 7 aprile (ore 11:00) alla presenza di Gianna Antonia Mina e Christian Jacquat. La pubblicazione di Christian Jacquat (Die Pflanzenbilder des «I.H.». Eine rätselhafte Sammlung handkolorierter Glasdiapositive, Aarau, AT Verlag, 2019) e di Gabriela Maria Müller, a cura di Gianna A. Mina (In nuce, Gabriela Maria Müller, opere recenti, Berna, Ufficio federale della cultura; Ligornetto, Museo Vincenzo Vela, 2019) verranno presentate al Museo Vincenzo Vela il 19 maggio (ore 14.30), in occasione della Giornata Internazionale dei Musei.
Per ulteriori informazioni: https://www.museo-vela.ch/vela/it/home.html
Lucrezia Greppi