Cinema

“In memoria di Laurent Cantet”, la nuova rassegna dei cineclub ticinesi

I quattro cineclub ticinesi – i Circoli del cinema di Bellinzona e Locarno, LuganoCinema93 e il Cineclub del Mendrisiotto – dedicano la prossima rassegna al cineasta francese Laurent Cantet, scomparso all’età di 63 anni lo scorso 25 aprile: un «regista sempre attento ad esplorare con spirito “rosselliniano”, politico ma mai ideologico, le contraddizioni della modernità», come afferma Michele Dell’Ambrogio, del Circolo del cinema Bellinzona. In collaborazione con Babel – Festival di Letteratura e traduzione a Bellinzona, Alliance française Locarno e Sopraceneri AMOPA Ticino, In memoria di Laurent Cantet si terrà dal 7 settembre al 9 ottobre 2024.

Ressources humaines (1999). Esordio nella fiction di Cantet, la pellicola si aggiudica diversi premi, tra cui due César (per la miglior opera prima e la miglior promessa maschile all’attore Jalil Lespert). Il giovane laureato Franck, ritorna alla sua città natale in Normandia per fare uno stage manageriale nel reparto risorse umane della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore. In un primo tempo egli è lodato per lo strappo sociale che è riuscito a fare, ma molto presto nascono invidie e rivalità. Franck si rende ben presto conto che il suo capo intende utilizzare la legge sulla riforma delle 35 ore lavorative settimanali per giustificare il ridimensionamento della forza lavoro della fabbrica, e fra i nomi che dovranno saltare figura anche quello del padre del ragazzo. Questo porterà a un confronto tra il tirocinante e la gestione, tra i lavoratori e i proprietari e, in definitiva, tra padre e figlio. Il film verrà proiettato il 07.09 a Bellinzona e il 09.09 a Locarno.

L’emploi du temps (2001), ispirato alla storia vera di Jean-Claude Romand. Per nascondere alla famiglia di essere stato licenziato, un consulente aziendale s’inventa un’esistenza immaginaria con un prestigioso impiego all’ONU, diventando così un impostore “a tempo pieno”. Cantet evoca la vita vuota di un disoccupato che rifiuta di accettare la propria situazione, calandola in spazi emblematici: i parcheggi desolati dove si rifugia; la sua stessa casa, avvolta in un’atmosfera cupa, le montagne svizzere, incombenti e oppressive. È la dimensione di una deriva, mentale prima ancora che concreta. Il film verrà proiettato il 10.09 a Lugano e Bellinzona, l’11.09 a Mendrisio, il 13.09 a Locarno.

Vers le Sud (2005), ambientato nella Haiti del ’79, sullo sfondo della dittatura di Duvalier.  Protagoniste sono tre donne sulla cinquantina che si contendono le attenzioni del giovane stallone Legba (Ménothy César). Il corpo diventa quindi merce di scambio: per i giovani haitiani coincide totalmente con il loro valore d’uso (anche se non riesce mai a diventare strumento di riscatto), per le facoltose clienti un bene da sfruttare, un prodotto di cui è anche possibile innamorarsi. Il film verrà proiettato il 16.09 a Locarno, il 17.09 a Lugano e Bellinzona, il 18.09 a Mendrisio.

Entre les murs (2008), girato all’interno di un collège parigino del ventesimo arrondissement. Una classe multietnica e un po’ complicata affronta le sfide quotidiane dell’istruzione e dell’integrazione. Fra lezioni, consigli di classe, riunioni e colloqui con i genitori, la prospettiva coincide sempre e solo con quella del prof di lettere, ma riesce a dare uno spaccato estremamente sfaccettato e complesso della società (non solo dei teenager) francese di inizio millennio. Il film verrà proiettato il 20.09 a Locarno, il 21.09 a Bellinzona e il 02.10 a Mendrisio.

L’Atelier (2017). Il film usa l’attrazione tra una famosa scrittrice parigina (Marina Foïs) impegnata in un corso di scrittura e uno dei suoi allievi, un ragazzo membro di un gruppo d’estrema destra (a interpretarlo è Matthieu Lucci), per far emergere le ferite della provincia francese: un mondo ormai orfano della classe operaia, a cui è rimasta la guerra di recriminazioni con la città come unico sbocco identitario, tra gli istinti fascistoidi dell’adolescente e le illusioni dell’intellettuale progressista.  Il film verrà proiettato il 24.09 a Bellinzona, il 26.09a Lugano, il 27.09 a Locarno, il 09.10 a Mendrisio.

Arthur Rambo (2021). Rifacendosi a una storia di cronaca molto nota in Francia, Cantet – per quello che diventerà il suo ultimo film – sceglie di girare un quasi polar destinato a non avere molto successo. Cupo, teso, a tratti quasi frenetico nel suo incedere, Arthur Rambo, attraverso la storia di un giovane scrittore di origine algerina messo alla gogna per la sua precedente attività social omofoba e razzista, mette in campo i temi della libertà di espressione al tempo dei social network consegnando al giovane Rabah Nait Oufella il compito di incarnare le schizofrenie della contemporaneità. Il film verrà proiettato il 28.09 a Bellinzona, il 30.09 a Locarno, l’01.10 a Lugano.

Tutte le proiezioni a Lugano e Locarno si terranno alle ore 20.30; quelle a Mendrisio alle ore 20.45 e quelle a Bellinzona alle ore 18.00 il sabato e alle ore 20.30 il martedì.

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