Stasera alle 18.00, allo Spazio 1929 di Lugano, si inaugura la prima mostra svizzera di Simone Massi con le tavole da lui disegnate per La strada dei Samouni, il documentario di Stefano Savona, premiato all’ultima edizione di Cannes con L’oeil d’or (miglior documentario) e che verrà presentato al Film Festival Diritti Umani Lugano venerdì 12 ottobre alle ore 17.15. Magda Guidi, collaboratrice di Simone Massi e coautrice delle tavole di La strada dei Samouni, sarà presente alla inaugurazione.
Il Film Festival Diritti Umani Lugano, giunto alla sua 5° edizione, promuove, come in passato, un momento espositivo che metta in relazione cinema, Diritti Umani e arti figurative; quest’anno si tratta della mostra SIMONE MASSI – Disegni per il film La strada dei Samouni in cui saranno esposte le tavole originali delle animazioni di La strada dei Samouni il documentario di Stefano Savona, premiato all’ultima edizione di Cannes con L’oeil d’or (miglior documentario) e che verrà presentato al festival.La mostra di Simone Massi, che espone in Svizzera per la prima volta, riconferma inoltre la pluriennale collaborazione del festival con lo Spazio 1929.
Simone Massi, disegnatore, animatore e regista italiano che ha realizzato film di animazione pluripremiati in tutto il mondo, è tra gli ultimi esploratori della tecnica “a passo uno”, con la quale ogni disegno rappresenta un fotogramma del film, realizzato su carta con ogni tipo di strumento di scrittura a mano – dal carboncino alle matite, dai gessi ai pastelli a cera.
“Un’ora di animazione mia è fatta di una ventina di piccoli film, venti anni di lavoro e trentacinquemila disegni” racconta Massi.
“Massi è un artista resistente non soltanto alla fagocitazione della modernità tecnologica; Massi racconta col suo tratto graffiato una umanità che pare quasi estinta, rievocata da protagonisti umili che hanno il dono del sogno e della profondità d’animo”, dice Antonio Prata direttore del FFDUL.
Una mostra che permette, di conoscere da vicino il suo enorme lavoro, fatto di fatica e di una irrefrenabile sensibilità, che unita alla passione dei suoi collaboratori e all’urgenza del racconto di Savona, hanno dato vita ad uno dei film più apprezzati di questa stagione.
Attraverso gli occhi e i ricordi dei bambini e della gente sopravvissuta, La strada dei Samouni di Stefano Savona, racconta la tragica vicenda di una famiglia di Gaza sterminata dall’operazione Piombo Fuso messa in atto nel 2009 dall’esercito israeliano. “Le animazioni – ricorda Savona – ricostruiscono i ricordi della vita antecedente l’attacco, di tutto ciò che è stato distrutto, il quartiere, le sue case e i suoi frutteti, mentre riportano alla vita i membri carismatici della famiglia morti durante il massacro di quella notte di gennaio nel 2009”.
Indirizzo mostra: Spazio 1929, Via A. Ciseri 3, 6900 Lugano