Rispetto alla data inizialmente annunciata (7 marzo 2020), per decisione istituzionale l’inaugurazione della mostra Alberto Giacometti (1901-1966), grafica al confine fra arte e pensiero si terrà domenica 29 marzo alle ore 17:00, presso lo Spazio Officina. L’esposizione, che si avvale di prestiti di prestigiose istituzioni e collezionisti privati su tutto il territorio svizzero e anche a livello internazionale, è a cura di Jean Soldini, filosofo e storico dell’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina, e si inserisce nell’ambito del tema del Centro Culturale Chiasso per la stagione 2019-2020, ossia “confine“. La mostra sarà visitabile al m.a.x. museo di Chiasso dal 29 marzo 2020 al 13 settembre 2020 (martedì-domenica, 10-12, 14-18; lunedì chiuso).
Saranno presenti all’inaugurazione Raffaella Castagnola Rossini (Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari – Cantone Ticino, Bellinzona); Barbara Gabrielli (Responsabile della Promozione della cultura e della lingua – Cantone dei Grigioni, Coira); Davide Dosi (Capo Dicastero, Educazione e Attività culturali – Chiasso); Jean Soldini (Storico dell’arte e filosofo, co-curatore della mostra – Ginevra); Chasper Pult (già direttore dell’Istituto svizzero di Roma, – Sent); Mario Botta (architetto – Mendrisio). Per l’occasione è previsto un aperitivo alle ore 18.30 e l’apertura serale del m.a.x. museo fino alle 20.30.
Alberto Giacometti è conosciuto soprattutto come scultore e pittore. Disegnava anche molto: era un modo privilegiato per cercare di conoscere la realtà, tramite lo studio delle opere d’arte di ogni epoca. Durante la sua vita, egli ha ugualmente realizzato un gran numero di incisioni e litografie. La produzione grafica di Giacometti è espressione di una profonda ricerca, rimasta meno visibile fino a oggi. Per questa ragione, il m.a.x. museo ha ritenuto indispensabile valorizzarla. È esposta così, per la prima volta, una visione globale della sua opera grafica, con oltre quattrocento fogli: dalla xilografia all’incisione a bulino, dall’acquaforte alla litografia; non è infrequente che questi fogli siano legati all’illustrazione di libri. A essi si aggiungono alcuni dipinti, disegni, sculture e fotografie, nonché una scelta di tavole che fanno parte della raccolta intitolata Quarantacinque disegni di Alberto Giacometti, pubblicata da Einaudi nel 1963.