Giovedi 7 novembre alle ore 18.00 presso l’Estopia Art Gallery di Lugano, Palazzo Elvezia, corso Elevezia 9/a si terrà l’inaugurazione della mostra Stolen Moments di Sergiu Laslo.
Sergiu Laslo “First move”©Sergiu Laslo
Formatosi alla scuola d’arte neo-figurativa della città di Cluj-Napoca, Romania, Sergiu Laslo ha condotto quest’anno un’introspezione particolarmente originale sull’evidenza cromatica e altamente espressiva del grigio. Nella prima mostra, Lighting Grey, tenuta alla galleria Estopia di Bucarest nel maggio 2019, ha presentato una serie di bizzarri ritratti, dominati – apparentemente – dal grigio monocromatico. Con questa nuova serie di lavori, realizzati appositamente per questa mostra, l’artista media tra il grigio e i colori vividi, conservando una propria chiave anti-metafisica, ritraendo protagonisti solitari, in gran parte catturati in insolite ed estranianti pose e posizioni corporali, con le facce spesso celate o assenti del tutto oppure, per marcato contrappasso, avvolte nel grigio di una prolungata indecisione o di un’evanescente accondiscendenza al mistero della propria presenza reale.
Con un background che da solo illustra i positivi risultati conseguiti nell’utilizzo reiterato e sperimentale del grigio nel nuovo trend neo-figurativo, Laslo intelligentemente introduce e alterna corposi campi di ombre colorate e subdoli inserti cromatici di grigio. In molte delle opere presentate in questa mostra, si può rilevare la cromatica iridescenza esplodere dai margini, come se all’improvviso, lo spettatore potesse iniziare a vedere e comprendere meglio, prevedendo vita e colore oltre le istantanee gestuali in cui questi personaggi vengono ritratti. Da riempitivo a comparativo, il colore subentra alla precedente fase grigia e lo scarto improvviso diventa la questione centrale di una metodologia artistica particolare per illustrare la simbiotica relazione tra i frammenti di un gesto sospeso e una personale e gioiosa masticazione dei colori vividi con il grigio luminoso. Il tutto, per defilarsi in una azione – inazione nella campionatura di mondi immaginari, ricostruzioni estranianti di topics e tic personali in spazi neutri, che conservano poco di sociologico e di onirico.
Nato nel 1993 a Cluj-Napoca, dove vive e lavora, Sergiu Laslo ha studiato Pittura presso l’Università delle Arti e del Design della stessa città. Nel 2019 ha presentato la sua prima mostra personale, Lighting Grey, alla Estopia Art Gallery, Bucarest, riscuotendo un considerevole successo di pubblico e di critica. A partire dal 2017, ha preso parte a varie collettive in Romania e all’estero, tra cui Going East all’Istituto Romeno di Cultura di Londra; Bombastic Cultural Space e Workshop Launloc, DIY (Do It Yourself), Gara Mică Cultural Space, Paintings and Jewelry, Wine Notes, e Close Encounters of the Ninth Kind, City Art Space e Double Tree, Hilton, a Cluj; e Rebellive Art / Conscious, A fashion-infused Art Zine, a Budapest.
Estopia Art Gallery ha aperto il primo spazio espositivo a gennaio 2019 a Bucarest, in Romania. Con l’integrazione di Edwin H. Scorretti e Michelle d’Ancona, la galleria ha inaugurato un secondo spazio a Lugano, Svizzera nel settembre 2019. Una terza sede è prevista per il 2020 a Berlino. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma dinamica di dialogo tra artisti provenienti dall’Est e il mercato internazionale dell’arte. Estopia si focalizza sullo scouting di artisti dell’Europa dell’Est, nell’intento di portare in primo piano gli argomenti e le personalità più attuali dell’area nel campo dell’arte. Estopia si propone di creare nuove opportunità di investimento nell’arte, collegando l’Est e l’Ovest.
Curata da Claudio Scorretti e co-curata da Edwin H. Scorretti la mostra sarà in esposizione dal 7 novembre al 15 dicembre .
Orari di apertura: giovedì e venerdì dalle 12 alle 18; altri giorni della settimana su appuntamento.
E-mail: office@estopiaartgallery.com
Tel. + 41 79 848 05 76
Per maggiori informazioni si rimanda al sito ufficiale: http://www.estopiaartgallery.com e alle pagine Facebook e Instagram della galleria.
