Danza

Inclusione e corpo politico nella danza

Chiara Bersani in “Gentle Unicorn”. © Andrea Avezzù

Il cartellone della stagione del LAC sta per esaurire le sue cartucce senza rinunciare a proposte interessanti come quella legata a II corpo fragile con proposte scelte per riflettere sul tema dell’inclusione. Un titolo più che pertinente e azzeccato per un focus che permette di centrare l’argomento sugli stereotipi che collegano la disabilità a uno stato di vulnerabilità. E ragionare su questo tema vuol dire anche aprirsi a nuove estetiche, uscendo dai confini di un’arte che sta bene a tutti, consolatoria e, per molti aspetti, facile e ovvia. Lo dimostra la composizione della platea che ha scelto di seguire gli spettacoli, anche se il termine stesso non ci sembra appropriato. Almeno nell’accezione comune.

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