Dapprima la tesi di Massimo Baldini, studioso delle religioni e, in particolare, di mistica: non solo il Novecento avrebbe sottratto all’uomo l’esperienza del silenzio, ma gli avrebbe anche negato le parole per descriverlo. Quindi una domanda tagliente: in che modo il silenzio può essere detto, fatto nuovamente parola? Tra poesia e prosa, sono sette gli Autori sollecitati da Michele Amadò a trovare una risposta, personale e unica, da consegnare alle pagine della rivista Opera Nuova, giunta nella sua nuova veste al suo secondo anno di vita: cinque Autori nell’edizione online e due per il Quaderno a stampa, il poeta Alberto Nessi e il giovane fotografo Paolo Abate. In quest’ultimo caso, i testi inediti dell’uno dialogano con gli scatti dell’altro: descrivono, attraversano, ripercorrono visivamente gli elementi principali delle foto, donando all’oggetto ritratto movimento, significato, anima. In un dialogo a tu per tu, avvenuto nell’intimità del salotto di casa: lì dove c’è tempo di raccontare, di comprendersi, di andare fino in fondo alle cose.
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