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Processo a Napoleone: agli insubrici l’ardua sentenza in streaming

Una celebrazione diversa, piuttosto innovativa, quella dedicata oggi a Napoleone Bonaparte a 200 anni dalla morte: difatti, prenderà il via alle 17.49 – l’ora esatta in cui il condottiero diede «il mortal sospiro» nell’esilio di Sant’Elena – un evento peculiare, ovvero un processo a Napoleone.

Professore Giorgio Zamperetti dell’Università degli Studi dell’Insubria.

L’appuntamento (aperto a tutti) è stato ideato dal professore Giorgio Zamperetti, docente di Law and Humanities dell’Insubria di Varese e Como – il quale voleva trovare un modo diverso, per alcuni tratti alternativo, di rendere omaggio ad un personaggio importante a livello storico-culturale, ma non solo – una sorta di “revisionismodel passato attraverso con una vera corte, una vera accusa e difesa, il pubblico collegato in remoto, per un confronto e due sentenze (una della corte e l’altra del pubblico in streaming) sui fatti più noti che gli sono contestati.

«Dal 5 maggio 1821 un libro al giorno è stato pubblicato sulle gesta o i misfatti della sua epopea: riformatore e vettore in Europa degli ideali della Rivoluzione Francese, oppure imperialista, guerrafondaio e depredatore di opere arte? L’Università dell’Insubria non si esonera da questo dibattito – afferma il professore Zamperetti – ed è tuttavia nel rispetto della presunzione di innocenza che affida il generale Bonaparte al giudizio di autorevoli magistrati, appassionati di storia e ai partecipanti all’evento, che si pronunceranno dopo avere ascoltato il serrato confronto di argomenti tra chi lo incrimina e chi lo vuole assolto. Una iniziativa in cui a fianco dell’elemento del gioco (i processi si fanno ai vivi, non ai morti), vuole in realtà far riflettere su un personaggio che, nel bene e nel male, ha marcato un’epoca significativa della nostra storia come europei».

Come sarà organizzato l’evento: “Fu vera gloria? processo a Napoleone con accusa, difesa, una corte togata e il pubblico collegato in streaming”
Introduce Giorgio Zamperetti. L’accusa è rappresentata da Alberto Tedoldi, professore nell’Università di Verona. La difesa è insubrica, affidata a Paolo Luca Bernardini, ordinario di Storia moderna. La corte è composta da Ersilio Secchi, presidente del Tribunale di Lecco, Carla Raineri e Lorenzo Orsenigo, rispettivamente presidente di sezione e consigliere della Corte d’Appello di Milano. Mentre il pubblico (che segue in streaming) voterà da remoto con un apposito form che sarà condiviso a fine processo con gli spettatori.

«Napoleone, come ogni importante figura storica – aggiunge Zamperetti – ha sempre affascinato o respinto, passando dall’ammirazione di Hegel e Stendhal alla censura di Tolstoj, per citarne solo qualcuno. In Francia, dove la sua mitologia nella coscienza nazionale è ancora molto radicata, si preparano oggi al bicentenario con una certa prudenza e con molti distinguo, essendo sempre più ampio il numero di chi tende a rielaborare gli avvenimenti di ieri con le sensibilità di oggi».

L’evento è in programma per oggi, mercoledì 5 maggio, dalle 17.49 alle 19.30, con partecipazione libera.
Il pubblico può seguire il processo e partecipare alla sentenza.

MEA

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