Sì alle attività di restauro finalizzate alla conservazione di opere d’arte.
Dopo le polemiche e gli appelli, arriva da una faq del governo il via libera ai lavori su: quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi e beni archeologici.
«Tali attività – si legge sul sito del governo italiano – non sono infatti sostanzialmente riconducibili a profili ricreativi o artistici di cui al codice Ateco 90.D Essendo invece riconducibili alle attività assentite nell’allegato 3 del Dpcm 26 aprile 2020 del restauro di edifici storici e monumentali, dell’industria del legno, di architettura, di ingegneria, collaudo e analisi tecniche e alle altre attività professionali, scientifiche e tecniche nonché alle riparazioni di beni mobili».
Un intervento sostenuto dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo italiano, Dario Franceschini, per far ripartire i cantieri della cultura e dare risposta al mondo del restauro che nei giorni scorsi ha pressantemente chiesto la ripartenza delle attività. (Fonte ANSA).