È stata annunciata la cinquina del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze per la narrativa straniera e per la traduzione. Date le circostanze globali, il Premio si svolgerà virtualmente dal 26 al 28 maggio, «perché è giusto che la letteratura dia un segnale forte. Di resistenza e di ripartenza», come afferma Beatrice Monti della Corte, fondatrice del premio e della Fondazione Santa Maddalena, che ospita periodicamente scrittori provenienti da tutte le parti del mondo per dei periodi esclusivamente di lavoro. Sarà possibile seguire il Festival sul sito www.cinemalacompagnia.it, la Casa del Cinema della Regione Toscana e sui canali social del Premio.
La giuria, presieduta da Ernesto Ferrero, e composta da Beatrice Monti della Corte, Andrea Bajani, Maylis de Kerangal, Andrea Landolfi, Alberto Manguel, ed Edmund White, ha scelto i seguenti scrittori:
• Rawi Hage, Il gioco di De Niro (Playground), tradotto da Anna Tagliavini.
• Khaled Khalifa, Morire ė un mestiere difficile (Bompiani), tradotto da Maria Avino.
• Philippe Lançon, La traversata (Edizioni E/O), tradotto da Alberto Bracci Testasecca.
• Richard Powers, Il sussurro del mondo (La Nave di Teseo), tradotto da Licia Vighi.
• Samanta Schweblin, Kentuki (Sur), tradotto da Maria Nicola.
Il premio per la migliore traduzione in italiano è stato assegnato da Andrea Landolfi a Monica Pareschi per la traduzione di Cime Tempestose di Emily Brontë, pubblicato da Einaudi.