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La città dei lettori, festival culturale a Firenze

La città dei lettori 2024 - Firenze

Dal 5 al 9 giugno 2024 a Villa Bardini a Firenze, da cui si gode un magnifico panorama della città, si è svolta la settima edizione di La città dei lettori, diretta da Gabriele Ametrano. Si tratta di un festival culturale che propone incontri letterari e appuntamenti con autori e lettori. Nello stesso luogo è possibile visitare gratuitamente la mostra Mimmo Jodice. Senza tempo.

Nel pomeriggio di venerdì 7 giugno ampio spazio è stato dedicato al Premio Strega: Stefano Petrocchi ha dapprima proposto una lectio intitolata La prima volta al Premio Strega. Petrocchi ha parlato degli autori che, nel corso degli anni, hanno partecipato al Premio con romanzi d’esordio – in alcune occasioni vincendolo. In particolare ha ricordato i casi assai significativi di Ennio Flaiano, che nel 1947 ha vinto con il suo unico romanzo, Tempo di uccidere, e di Tomasi di Lampedusa, il cui celebre Gattopardo è risultato vincitore nel 1959, due anni dopo la morte dell’autore. Vi è poi stato l’incontro con i sei finalisti dell’edizione 2024, che hanno dialogato con Chiara Brilli, con alcuni studenti e con il pubblico, rispondendo a domande sui loro libri, ma anche sulla loro visione della scrittura e della letteratura. Prendendo spunto dalle vicende che sono al centro delle loro opere, i sei autori hanno allargato la loro prospettiva affrontando questioni quali il concetto di tempo all’interno della narrazione e il valore del racconto come testimonianza del proprio vissuto, anche nei confronti di sé stessi.

I filoni portanti di questa edizione – ma naturalmente non gli unici argomenti affrontati – sono stati l’esordio in letteratura e l’intelligenza artificiale. Questi temi sono stati trattati da molteplici punti di vista, ne sono state mostrate le varie sfaccettature e le tante possibilità che accolgono in sé. Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni del festival, i lettori hanno avuto l’occasione di confrontarsi con gli autori, in un dialogo improntato alla conoscenza reciproca.

Serena Penni

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