Se al FIT ci fosse un applausometro, fino a questo punto, vincerebbe la Ruth Childs (Cie. Scarlett’s) della Fantasia andata in scena ieri sera, tanta è stata l’intensità dei battimani, l’entusiasmo della platea che aveva gremito il Teatro Foce di Lugano. In effetti, una danza travolgente per la gioiosa e generosa energia fisica, la perfezione del movimento e del ritmo che instaura una relazione complice con la musica. Sembra che la danzatrice possa fare qualsiasi cosa con il proprio corpo, in una studiata e spontanea, insieme, gestualità, dal minimalismo di una nascita, alla cavalcata che attraversa il nudo campo scenografico e lo spande, all’animalesca metamorfosi. Non danza solo con la musica, ma ad un certo punto la produce con parti del corpo; è essa stessa strumento, battendosi la testa, pizzicandosi il viso; e poi, rumori, ansiti, respiri onomatopeici…
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