L’ospite più atteso, che ha tenuto anche un laboratorio nell’ambito del Festival, il drammaturgo e regista teatrale franco-uruguaiano Sergio Blanco era già seduto, ieri sera, dietro un tavolo, alcuni oggetti, un computer, immancabile di questi tempi, una lettera, un libro, un diario, una mela, l’acqua, i fogli della lettura… Dietro, lo schermo dove appariranno le fotografie di Matilde Campodonico. Pronto ad iniziare. È il protagonista che questa volta deve aspettare il pubblico, con i soliti ritardatari che gli sfilano davanti cercando i pochi posti rimasti tra le sedie disposte sul palco.
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