La navicella Hera è in rotta verso l’asteroide deviato
Hera, la prima navicella spaziale dell’ESA dedicata alla difesa planetaria, è partita dalla Terra per studiare l’asteroide binario Didymos e la sua luna Dimorphos, la cui orbita è stato modificata dalla missione DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA nel 2022 tramite un impatto. Hera è decollata lunedì 7 ottobre da Cape Canaveral in Florida a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 e avrà il compito di raccogliere dati scientifici e tecnologici cruciali per affinare la tecnica della deflessione degli asteroidi, contribuendo alla protezione della Terra.
Durante la sua missione, Hera dispiegherà due CubeSat, delle dimensioni di una scatola da scarpe, per condurre esperimenti ravvicinati e tenterà la navigazione autonoma attorno agli asteroidi. L’obiettivo principale è comprendere meglio la struttura di Dimorphos e verificare l’efficacia della deflessione operata dalla NASA.
Il lancio odierno ha posto Hera su una traiettoria di partenza diretta lontano dalla Terra, iniziando la sua fase di crociera di due anni. Una manovra programmata per il mese prossimo sarà seguita da un flyby di Marte nel marzo 2025, che darà al veicolo spaziale una maggiore velocità per il suo eventuale rendez-vous con Didymos. Durante l’assist gravitazionale di Marte, Hera eseguirà un’indagine sulla luna marziana Deimos, utilizzando i suoi strumenti per scopi scientifici per la prima volta.
L’arrivo a Didymos è previsto per l’autunno 2026, quando la missione sugli asteroidi entrerà nella sua principale fase di dimostrazione scientifica e tecnologica.