La Nuova Generazione di LuganoMusica in concerto
È in arrivo la Nuova Generazione di LuganoMusica: cinque musicisti selezionati tra i migliori giovani talenti in tutto il mondo, si esibiranno al LAC, in quattro concerti tra aprile e maggio, tutti con inizio alle ore 20.30.
Si comincia martedì 25 aprile con il violinista svedese Johan Dalene, a soli vent’anni già richiesto in tutto al mondo grazie a una musicalità che gli è valsa il Norwegian Soloist Prize e il primo premio alla Carl Nielsen Competition nel 2019. Tra i debutti dell’ultima stagione ci sono il concerto con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Sakari Oramo e i récital solistici alla Wigmore Hall di Londra e alla Carnegie Hall di New York. Accompagnato al pianoforte da Christian Ihle Hadland, è interprete di un programma che include grandi capolavori del repertorio e del Novecento: la Sonata n. 5 di Beethoven La primavera, la Sonata n. 2 di Ravel, la Suite in stile antico di Christian Sinding, Fratres di Arvo Pärt e Carmen Fantasie di Franz Waxman.
Mercoledì 3 maggio è il turno del duo eccezionalmente giovane e talentuoso formato da Nadège Rochat, violoncellista svizzera premiata due volte con il Swiss SUISA prize per l’interpretazione della musica contemporanea, e Rafael Aguirre, chitarrista spagnolo tra i più richiesti a livello internazionale. La musica in programma è un viaggio tra le suggestioni francesi e spagnole: sette canzoni popolari spagnole e La vida breve di Manuel de Falla, Gran Jota per chitarra sola di Francisco Tarrega, Tomo y obligo di Carlos Gardel, Che….Tango….che! di Astor Piazzolla, e ancora Canzoni antiche spagnole di Federico Garcia-Lorca, la Suite n. 1 per violoncello e chitarra di Raffaele Bellafronte e Sous le ciel de Paris di Hubsert Giraud.
Largo al pianoforte mercoledì 10 maggio con il concerto di Nicolas Namoradze, giovane interprete georgiano che ha iniziato a farsi notare nel 2018 con la vittoria dell’Honens International Piano Competition di Calgari, in Canada, cui sono seguiti récital in tutto il mondo e la sua prima pubblicazione per Hyperion, scelta come Instrumental Disc of the Month da BBC Music Magazine. A Lugano Namoradze presenta un raffinato programma nella doppia veste di interprete e compositore: tre Études dal secondo e dal terzo libro di György Ligeti si alternano a due contrapuncti dall’Arte della Fuga di Bach, la trascrizione dello stesso Namoradze dell’Adagio della Sinfonia n. 2 in mi minore di Rachmaninov prelude al suo brano Memories of Rachmaninov’s “Georgian Song”. Il concerto si chiude con la Sonata per pianoforte n. 21 in si bemolle maggiore, D 960.
La rassegna si chiude mercoledì 17 maggio con un altro recital pianistico, quello del pianista italiano Filippo Gorini. A soli 26 anni Gorini si è già esibito al Konzerthaus di Berlino, alla Elbphilharmonie di Amburgo e alla Wigmore Hall di Londra, ha inciso per Alpha Classics un disco con alcune tra le più iconiche composizioni di Beethoven, dalle Variazioni Diabelli alla Sonata op. 111, e si è dedicato anche al repertorio contemporaneo, da Stockhausen a Lachenmann. Tra i suoi mentori ci sono Pavel Gililov, Alfred Brendel e Mitsuko Uchida. A Lugano si misura con la Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109 di Beethoven e quella in la maggiore D 959 di Schubert, cui accosta il ciclo di Leoš Janáček V mlhách (Nella nebbia).
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