La primavera di OSA! inizia l’8 marzo: Amori diversi è il fil rouge della stagione 2019.
Il plurale è d’obbligo perché le vie che sceglie il cuore delle donne sono diverse, le loro scelte sono spesso assolute e il loro amore tanto tenace da cambiare la vita. Spettacoli e incontri in cui si vuole riflettere su come gli oggetti su cui rivolgere il proprio cuore possono essere i più vari, e a volte proprio la mancanza d’amore porta a virare il nostro interesse su scelte vuote e superflue.
Emblematico l’incontro di apertura alla Biblioteca cantonale di Locarno con la scrittrice bilingue albanese-italiano Elvira Dones e con Hana, protagonista del suo libro Vergine giurata, che per amore della libertà rinuncia alla femminilità e all’onore. Hana lascia l’Università per tornare dallo zio malato, nelle montagne dell’Albania: un atto d’amore ma anche un grande sacrificio perché, rifiutando un matrimonio combinato, decide di diventare secondo le leggi del Kanun albanese “una Vergine giurata”, indossando vesti di uomo; ma la rinuncia alla femminilità non può essere per lei definitiva. Nel 2015 è stato girato il film omonimo, diretto da Laura Bispuri e interpretato da Alba Rohrwacher.
TEATRO
L’amore per la casa in cui siamo cresciuti e per le proprie origini, è in scena Al Centro La Torre di Losone il 15 marzo con Santuzza Oberholzer del Teatro dei Fauni che presenta Il tempo delle case, dove si racconta di come le case in cui abitiamo ci modellano, ritornando con la memoria alla Locarno degli anni ’60. Il Quartier Nuovo fatto di viali alberati, botteghe e fabbrichette, è visto attraverso gli occhi di una monella per la quale “modernità” era anche indossare i pantaloni e guardare Zorro alla tv. La narrazione è accompagnata dalla musica dal vivo di Tiziano Tomasetti, che rievoca le sonorità dell’epoca.
Sempre a partire dalle frequenze dell’amore temi di grande attualità sono affrontati da due attrici italiane dalla forte carica ironica. Il consumismo sfrenato riesce a placare i vuoti d’amore? È la domanda che si fa Antonella Questa in Un sacchetto d’amore, il 12 aprile all’Oratorio di Tenero. Tutto sembra a portata di click, ma spesso si compra per supplire alla mancanza di rapporti autentici.
Barbara Moselli in Le donne baciano meglio il 26 aprile alla Cambusateatro di Locarno, racconta la scoperta della sua diversità a 33 anni e il suo percorso verso l’accettazione di sé. Un monologo comico, dove il palco è un grande camerino, e il racconto personale si affianca alla tematica dell’omosessualità femminile, dell’innamoramento e del cambiamento.
L’amore per il creato con la sua grandezza e la sua semplicità è al centro del rito sonoro che ha come protagonista una signora del teatro italiano e poetessa affermata, Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi, della storica compagnia italiana di ricerca Teatro Valdoca.
Al GranRex di Locarno il 31 marzo Bello Mondo, rito sonoro e partitura ritmica con versi tratti da Le giovani parole (Einaudi, 2015): un lungo ringraziamento al bello mondo con la sua percepibile meraviglia. A seguire il film Gli indocili di Ana Shametaj, ritratto di dodici giovani attori della Compagnia, appuntamento nell’ambito del festival L’immagine e la parola.
Tra le vocazioni di Osa! c’è anche l’attenzione verso i giovani artisti, in questo ambito il collettivo Quelle debutta il 14 giugno a Cambusateatro con Veridico, di Giorgia Marzetti.
Uno spettacolo con teatro e musica ispirato alla cantastorie siciliana Rosa Balistreri, la voce della Sicilia di un tempo. Il gruppo Quelle è stato fondato proprio per la creazione di un primo studio, che ha ricevuto la “Menzione Speciale” del Premio Giovani Realtà 2018.
TRE APPUNTAMENTI DEDICATI ALLE FAMIGLIE.
Gli appuntamenti per i più piccoli sono dedicati alle fiabe classiche, messe in scena per la gioia dei bambini con allegria e divertimento.
La compagnia girovaga Nicole &Martin racconta tra acrobazie e canti, le fiabe dei Fratelli Grimm nella sua Tenda Bianca a Losone prima di ripartire in giro per l’Europa. Il 13 marzo va in scena anche per le scuole I musicanti di Brema, quattro scalcagnati animali ritenuti ormai inutili, mettono in fuga i briganti. Mentre il 14 La fanciulla senza mani è una storia d’amore tra due persone che cercandosi, imparano a conoscersi. A seguire per festeggiare i 20 anni della Compagnia un film e aperitivo.
Dedicato a Geppetto nella festa del papà, il 19 marzo la compagnia italiana Il cerchio tondo racconta in modo originale di Pinocchio, storia di un burattino, alla Sala Congressi di Muralto. Le avventure della celeberrima marionetta sono presentate in un grande teatrino trasformista, in cui i burattini si uniscono alla tradizione della Commedia dell’Arte.
TEATRO E MUSICA POPOLARE
Ai racconti e alle canzoni delle nostre terre legati alla natura e agli alberi sono dedicati i due spettacoli corali del Teatro dei Fauni, adatti a tutti e in scena con ogni tempo, che fanno parte del ciclo Antenati con le radici.
Nell’ambito del Festival Camelie di Locarno, il 30 marzo La storia di Tonio il boscaiolo, che vede il mondo con occhi antichi e nel bosco ha perfino incontrato uno strano omuncolo, con Andrea Valdinocci e il musicista Lio Morandi.
Il 7 aprile nel nucleo storico di Contone nel Gambarogno, Mestieri e misteri, un percorso-collage di teatro e musica, in cui si racconta dei mestieri del passato legati agli alberi: dai gelsi coltivati per secoli, ai castagni pane degli avi. La drammaturgia prende spunto dal corpus di racconti, testimonianze.
LE VIE DELLA MUSICA VOCALE CON VOCI AUDACI
Si apre il 22 marzo alla Sala Congressi di Muralto con i suoni delle steppe asiatiche de Les violons barbares, violini, percussioni e tre o meglio quattro voci grazie al canto difonico. Nato dall’incontro di Epi (Mongolia), Dimitar Gougov (Bulgaria) e Fabien Guyot (Francia), il trio porta gli spettatori in paesaggi sonori lontani e selvaggi, appuntamento in collaborazione con Locarno Folk, sostenuto da Coop cultura.
I concerti che seguono sono tutti a La fabbrica di Losone. Il coro polifonico Ancore d’aria è formato da 25 cantanti italiani e svizzeri e diretto da Oskar Boldre. L’11 maggio, viaggiando con grande versatilità dalla world music al prog-rock a cappella, rivisita autori quali B. McFerrin, F.Zappa, Zap Mama e altri, e ricerca nuovi orizzonti percorribili dalla voce. Una parte del concerto è dedicata all’improvvisazione con divertenti “Tell Impro”.
Alash ensemble è un trio che viene dalla Tuva, regione russa al confine con la Mongolia, in concerto il 20 giugno. Maestri del canto di gola, tecnica per cantare contemporaneamente su più registri, esperti degli strumenti della loro terra, gli Alash hanno creato uno stile unico, fedele alla loro eredità musicale. Hanno pubblicato quattro CD e girato in diversi paesi del mondo, riscuotendo notevole successo.
Il 21 giugno Canto in cerchio Circlesongs, un appuntamento per sperimentare il canto corale anche senza preparazione. È un concerto, in cui gli artisti e insegnanti delle master class di canto (vedi seguito), improvvisano guidando i partecipanti in un canto collettivo. Questa tecnica, che si ispira agli usi canori di molti popoli, è stata resa celebre da Bobby McFerrin.
Dal 20 al 23 giugno si tengono quindi i tradizionali Seminari di canto e improvvisazione vocale, insegnanti rinomati vocalist: Rhiannon dagli USA, Anita Daulne dalla R. D. del Congo / Belgio, Oskar Boldre e Costanza Sansoni dall’Italia, quest’anno anche un corso tenuto dal trio Alash sul canto difonico.
Il programma completo su www.organicoscenaartistica.ch.