La povertà non è solo materiale: ci riporta all’essenzialità
Domenica 27 agosto ritorna la Summer School della Rete Laudato si’, in Valle di Blenio
«Viviamo un momento storico che non favorisce l’attenzione verso i più poveri»: con queste parole Papa Francesco ricorda che il povero ci costringe a fermarci e a ragionare sull’essenzialità della vita. Invece, tramite le realtà del denaro (economia) e della tecnologia (intelligenza artificiale) la società segue la logica dell’accelerazione e non riflette più su ciò che è veramente necessario. La rincorsa della ricchezza e del consumo, infatti, è spesso un modo per sfuggire al dovere di confrontarsi con i limiti e le fragilità della nostra esistenza. Così dimentichiamo – almeno nei ritmi che a noi ormai sembrano “normali” – che la vita umana stessa è precaria, e proprio per questo segnata dal bisogno dell’altro e di Dio. Perciò, dare attenzione alla povertà è importante per una società che non solo promuove l’evoluzione economica e tecnologica, ma anche la sua dimensione umana.
Il bisogno di invertire tale tendenza, che produce sempre più poveri, esclusi e danni ambientali, ha dato il tema alla III Summer School proposta dalla Rete Laudato si’ della Svizzera italiana. Domenica 27 agosto si offre una riflessione che a partire dalla Bibbia e dalla tradizione cristiana cerca di recuperare un tema che abbiamo istintivamente rimosso dalle nostre attenzioni, anche se le notizie sulla povertà sono sempre più frequenti nei media. Ridurre però il problema della povertà al suo mero aspetto materiale, e quindi assegnarlo solo alle politiche sociali, significa già in parte rimuoverlo. Invece dovremmo diventare più consapevoli del fatto che il tema ci riguarda tutti, perché tutti siamo poveri – non solo in senso materiale ed esistenziale, ma anche morale, spirituale e culturale. Per contribuire a sensibilizzarci su queste dimensioni della povertà, Papa Francesco ha istituito la «Giornata mondiale dei poveri» che quest’anno si celebra il 19 novembre.
La povertà non solo interpella il credente, ma attraversa anche i diritti umani e quindi favorisce il dialogo tra le religioni e la politica: pertanto sta al centro della Dottrina sociale della Chiesa stessa. Ogni povero, come insegna Papa Francesco, è un segno dell’ingiustizia che caratterizza la nostra società. Il messaggio biblico che non condanna la ricchezza in sé ma quella esclusiva che cancella l’attenzione per il povero ed estirpa dal ricco la consapevolezza della sua povertà morale e spirituale verso gli altri, può pertanto essere recuperato per una nuova etica del III millennio che si basa sull’esperienza che «c’è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Una tale etica permetterà non solo una nuova comprensione dell’economia, auspicata da Papa Francesco, ma anche di affrontare in modo più efficace la sfida climatica.
La mattinata della Summer School, che come sempre ci riunirà per una giornata intera (dalle ore 9 alle 17) alla Casa La Montanina a Camperio (Valle di Blenio), esplicita in quattro brevi relazioni con dibattito questi temi: un’analisi del messaggio biblico, la riflessione della Dottrina sociale della Chiesa, le prospettive economiche, e le conseguenze per la cura del creato. Il pomeriggio interpella i partecipanti direttamente con tre workshop circa le ripercussioni del tema «povertà ed essenzialità» sulla propria vita e quindi cerca di trovare delle risposte alla domanda “che cosa possiamo cambiare concretamente”, ognuno nella sua quotidianità, non solo per vivere più consapevolmente, ma anche per dare un proprio contributo ad una società migliore, più inclusiva ed equilibrata, e pertanto più umana.
L’iscrizione alla Summer School avviene tramite email a: rete.laudatosi@gmail.com, entro il 24 agosto. Il programma completo, le biografie dei relatori e tutti i dettagli sono disponibili online.
Markus Krienke