Con Sovranità limitata (Laterza 2023) Luciano Canfora analizza il fascismo e la sua eredità, la sovranità italiana compromessa con la Repubblica Sociale Italiana e gli scampoli di questo sistema arrivati fino ad oggi. L’autore – che assume toni allarmistici da requisitoria antiliberale, antioccidentale, anti-Stati Uniti – non esista a ricorrere ad iperboli concernenti i governi di destra in Europa. Questi sarebbero irrimediabilmente radicali, anche se alla prova dei fatti, si sono per ora mostrati in continuità con i governi precedenti, sopratutto in ambito di politica estera. L’autore sottolinea come la “questione nazionale” sia tornata al centro in Europa negli ultimi anni. Il risultato di ciò è il rinsaldamento di una neo-fede occidentalistica. La marcia del “neofascismo” italiano verso l’atlantismo incominciò, secondo Luciano Canfora, negli anni Cinquanta. E tale fenomeno aiuterebbe a spiegare l’arrivo al potere della destra in Italia sia nel 1994 che nel 2022.
L’autore articola un saggio di quindici capitoli, tra Italia ed Europa, storia e attualità. Sotto la lente d’ingrandimento, anzitutto il Movimento Sociale Italiano già, a suo dire, “ruota di scorta” della Democrazia Cristiana. Il fatto che il fascismo sia nato in Italia ha lasciato pesanti eredità politiche e istituzionali, favorito, insinua l’autore, dall’eredità della “riscossa conservatrice” dell’era reaganiana. Il saggio è nello stile del professore barese. Polemico ed esagerato nell’esposizione dei concetti; provocatorio e critico; semplificatorio quando si tratta di analizzare le tesi o le posizioni che non raccolgono il suo consenso. Attacchi all’attuale governo in Italia, mischiato con critiche nei confronti dell’Europa burocratica. Ma anche attacchi alla sinistra, colpevole di essere promotrice di un “europeismo oltranzista” che ha contribuito a cedere il tema dello scontento popolare a partiti di destra.
Poi l’attenzione viene portata sulla NATO: vista come un’imposizione da parte di Washington. A suo pro, Luciano Canfora ricorda che nell’Alleanza si include anche la Spagna franchista. Non analizza, tuttavia, i motivi di questa scelta, ovverosia la necessità di contenimento del Comunismo a livello europeo e globale nell’ambito della Guerra Fredda. All’autore sembra interessare solo la polemica. Definisce l’oltranzismo atlantista come l’elemento connotante del MSI, parla di “Grande Fratello americano” che non si fidava mai della DC, colpevole – a seguito del suo scioglimento – di aver spianato la via dell’accesso al potere in Italia alla destra. A leggere il volume, sembra che l’Italia di oggi sia in preda ad un’isteria fascista o neofascista. La sovranità limitata a cui Canfora si riferisce ha a che fare con il fatto che la NATO determinerebbe equilibri e squilibri nel paese. Una tesi abbastanza complottista e dietrologica.
Amedeo Gasparini
www.amedeogasparini.com
La requisitoria di Luciano Canfora su NATO e fascismo
Con Sovranità limitata (Laterza 2023) Luciano Canfora analizza il fascismo e la sua eredità, la sovranità italiana compromessa con la Repubblica Sociale Italiana e gli scampoli di questo sistema arrivati fino ad oggi. L’autore – che assume toni allarmistici da requisitoria antiliberale, antioccidentale, anti-Stati Uniti – non esista a ricorrere ad iperboli concernenti i governi di destra in Europa. Questi sarebbero irrimediabilmente radicali, anche se alla prova dei fatti, si sono per ora mostrati in continuità con i governi precedenti, sopratutto in ambito di politica estera. L’autore sottolinea come la “questione nazionale” sia tornata al centro in Europa negli ultimi anni. Il risultato di ciò è il rinsaldamento di una neo-fede occidentalistica. La marcia del “neofascismo” italiano verso l’atlantismo incominciò, secondo Luciano Canfora, negli anni Cinquanta. E tale fenomeno aiuterebbe a spiegare l’arrivo al potere della destra in Italia sia nel 1994 che nel 2022.
L’autore articola un saggio di quindici capitoli, tra Italia ed Europa, storia e attualità. Sotto la lente d’ingrandimento, anzitutto il Movimento Sociale Italiano già, a suo dire, “ruota di scorta” della Democrazia Cristiana. Il fatto che il fascismo sia nato in Italia ha lasciato pesanti eredità politiche e istituzionali, favorito, insinua l’autore, dall’eredità della “riscossa conservatrice” dell’era reaganiana. Il saggio è nello stile del professore barese. Polemico ed esagerato nell’esposizione dei concetti; provocatorio e critico; semplificatorio quando si tratta di analizzare le tesi o le posizioni che non raccolgono il suo consenso. Attacchi all’attuale governo in Italia, mischiato con critiche nei confronti dell’Europa burocratica. Ma anche attacchi alla sinistra, colpevole di essere promotrice di un “europeismo oltranzista” che ha contribuito a cedere il tema dello scontento popolare a partiti di destra.
Poi l’attenzione viene portata sulla NATO: vista come un’imposizione da parte di Washington. A suo pro, Luciano Canfora ricorda che nell’Alleanza si include anche la Spagna franchista. Non analizza, tuttavia, i motivi di questa scelta, ovverosia la necessità di contenimento del Comunismo a livello europeo e globale nell’ambito della Guerra Fredda. All’autore sembra interessare solo la polemica. Definisce l’oltranzismo atlantista come l’elemento connotante del MSI, parla di “Grande Fratello americano” che non si fidava mai della DC, colpevole – a seguito del suo scioglimento – di aver spianato la via dell’accesso al potere in Italia alla destra. A leggere il volume, sembra che l’Italia di oggi sia in preda ad un’isteria fascista o neofascista. La sovranità limitata a cui Canfora si riferisce ha a che fare con il fatto che la NATO determinerebbe equilibri e squilibri nel paese. Una tesi abbastanza complottista e dietrologica.
Amedeo Gasparini
www.amedeogasparini.com