Arte

La schiavitù e la libertà, da Vincenzo Vela a Ishita Chakraborty

Domenica 23 febbraio alle ore 11.00, il Museo Vincenzo Vela inaugura il progetto espositivo La libertà è una lotta costante, con un’installazione site-specific dell’artista Ishita Chakraborty, che parteciperà al vernissage insieme alla direttrice del museo Antonia Nessi e al sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini.

Nel confronto con l’iconico Spartaco di Vincenzo Vela, accolto nel 1851 come simbolo della lotta contro la dominazione austriaca, l’artista esplora le molteplici forme di resistenza contemporanea e riflette sul concetto di schiavitù odierna. Ispirandosi all’aura che la scultura emana tutt’oggi, la sua opera si interroga, e ci interroga, sul significato contemporaneo di libertà. Il titolo del progetto è un esplicito riferimento al volume di Angela Davis, scrittrice e attivista del movimento afroamericano statunitense, Freedom is a constant struggle, e alla sua concezione trasversale, intesa come conquista e lotta di indipendenza contro ogni forma di discriminazione.

Nella sua installazione site-specific, dal titolo In passage tropical, Chakrabotrty evoca un “giardino creolo”, antitesi delle monocolture coloniali, ispirato agli appezzamenti coltivati dagli schiavi come atto di sopravvivenza e resistenza. Il giardino risuona delle voci di persone migranti dei nostri giorni. All’interno dell’emiciclo del Museo i visitatori avranno la possibilità di ascoltare sette storie di vita raccontate da persone emigrate recentemente o in un passato più lontano in Svizzera. Amplificandone le voci l’artista sfida le narrazioni egemoniche prevalenti e indaga le strategie e i discorsi di resistenza di chi solitamente rimane inascoltato.

Ishita Chakraborty (*1989) è un’artista e poetessa originaria del Bengala Occidentale, in India. Attualmente vive e lavora tra la Svizzera e l’India. Avvalendosi di vari supporti quali il disegno, l’installazione, la poesia e il suono, le sue opere esplorano temi quali l’identità culturale, i traumi della storia coloniale, lo sradicamento, contestualizzati nel quadro della globalizzazione contemporanea, della crisi climatica e dello sfruttamento del sud globale. Il suo lavoro è stato presentato in occasione di numerose esposizioni in Svizzera e all’estero.

Ad accompagnare la mostra saranno proposti alcuni eventi culturali e una pubblicazione. A marzo sono in programma una visita guidata (09.03, ore 11.00), un laboratorio con l’artista, sul tema della diversità culturale, attraverso le spezie (23.03, ore 14.30, dai 4 anni) e un intervento musicale di Aquiles Navarro, in dialogo con l’installazione (23.03, ore 17.30). La mostra è aperta al pubblico dal 23 febbraio al 27 aprile 2025, nei seguenti orari: Ma-Ve, 10-17; Sa-Do, 10-18.

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