La Svizzera rafforza la prevenzione della violenza di genere
In occasione del primo Dialogo nazionale su violenza, genere e discriminazione che si è tenuto a Berna il 25 novembre 2024, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha presentato, insieme ai rappresentanti dei Cantoni e delle Città, il rapporto intermedio sul piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul 2022–2026 (PAN CI). La responsabile del Dipartimento federale dell’interno ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato alla prevenzione e alla lotta alla violenza e dato il via in particolare a una campagna di sensibilizzazione e di formazione continua.
La consigliera di Stato Jacqueline Fehr e il consigliere di Stato Norman Gobbi, membri del comitato direttivo della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), la consigliera di Stato e vicepresidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) Marianne Lienhard e la vicepresidente dell’UCS Corine Mauch, sindaca di Zurigo, hanno presentato, insieme alla consigliera federale, i progressi compiuti nella prevenzione e nella lotta alla violenza di genere, sessualizzata e domestica in Svizzera.
Il rapporto intermedio mostra che l’attuazione del PAN CI è sulla buona strada. Confederazione, Cantoni e Comuni hanno analizzato le necessità di intervento che sussistono ancora nelle tre aree prioritarie del PAN IC (informazione e sensibilizzazione della popolazione, formazione di base e continua di specialisti e volontari, prevenzione e lotta contro la volenza sessualizzata) e definito in quali ambiti vi è una necessità di intervento particolare. In questi ambiti dovranno essere compiuti progressi sostanziali entro il 2026.
1. Focalizzazione sulle cause della violenza
Nei prossimi anni il PAN IC si focalizzerà sulla lotta alle cause della violenza, spesso riconducibili a stereotipi di genere, e sulla promozione di forme di comportamento e strutture improntate alla non violenza. Alla fine del 2025, sarà svolta per la prima volta una campagna nazionale di prevenzione, nell’ambito della quale verrà divulgato un nuovo numero di telefono a tre cifre unico per tutta la Svizzera che offrirà consulenza 24 ore su 24 a persone vittime di violenza. Inoltre, si intende promuovere maggiormente il comportamento non violento nelle scuole e nello sport.
2. Necessità di una campagna di formazione continua
Un’altra priorità del PAN IC sarà rafforzare la formazione continua degli specialisti e dei volontari in materia di violenza di genere, sessualizzata e domestica. In particolare, si tratterà di formare e sensibilizzare maggiormente gli specialisti nei settori della sanità, della pedagogia e delle autorità giudiziarie. L’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo sta sviluppando a tal fine standard minimi per la formazione di base e continua in 15 settori professionali.
3. Protezione dalla violenza sessualizzata
La violenza sessualizzata è una delle forme più gravi di violenza di genere. La protezione da questo tipo di violenza costituisce la terza priorità del PAN IC nei restanti anni fino al 2026. Le misure previste includono campagne di sensibilizzazione mirate, lo sviluppo di standard per i programmi rivolti agli autori di violenza e una migliore accessibilità alle offerte di assistenza medica e medico-legale. Quest’ultima misura è anche oggetto della revisione parziale della legge federale concernente l’aiuto alle vittime di reati, attualmente in consultazione.
Programmi della Confederazione contro la violenza: il piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul (PAN CI) e la roadmap «Violenza domestica»
Ratificando la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), la Svizzera si è fermamente impegnata a rafforzare la prevenzione, la protezione delle vittime e il perseguimento penale di queste forme di violenza. Il piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione è stato adottato dal Consiglio federale nel 2022 e comprende 44 misure, attuate ai diversi livelli istituzionali. Nello sviluppo del piano e nella sua valutazione intermedia sono state strettamente coinvolte anche le organizzazioni non governative. L’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo coordina l’attuazione della Convenzione di Istanbul a livello nazionale nell’ambito del comitato di Confederazione, Cantoni e Comuni.
La roadmap «Violenza domestica», avviata nel 2021, è un’iniziativa realizzata con il sostegno della Confederazione e dei Cantoni e coordinata dal Dipartimento federale di giustizia e polizia ed è incentrata specificamente sulla lotta alla violenza domestica e sessualizzata. La roadmap copre settori chiave quali la gestione delle minacce, la sorveglianza elettronica dei casi di violenza domestica e l’assistenza alle vittime, oltre a varie misure, tra cui l’istituzione di un numero di telefono centrale per le vittime di violenza. La roadmap «Violenza domestica» si concluderà nel 2026.
In coordinamento con i lavori conclusivi della roadmap «Violenza domestica», nel 2026 verrà stilato anche un bilancio finale dell’attuazione del piano nazionale. Al più tardi in questa occasione è prevista un’ulteriore edizione del Dialogo nazionale volto a determinare il futuro approccio strategico alla prevenzione e alla lotta alla violenza di genere, sessualizzata e domestica in Svizzera.