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LAC: annunciata la stagione “dei sogni”

Anna Bolena - Bozzetto - Scene Guido Buganza

Anna Bolena – Bozzetto – Scene Guido Buganza.

70 spettacoli, 26 produzioni, 134 alzate di sipario: sono questi i numeri della stagione artistica 2023/24 del LAC, intitolata Il libro dei sogni, che sviluppa il suo percorso tra opera lirica, teatro, danza, musica e musical, festival, residenze e collaborazioni, in un cartellone variegato che si rivolge ad un ampio pubblico. Prosegue il percorso di crescita quale centro di creazione e produzione, si estendono le collaborazioni internazionali e con il territorio. Con la nuova stagione, l’innovativa formula di abbonamento diventa a tutti gli effetti una membership che amplia i suoi benefici mantenendo invariato il prezzo vantaggioso.

«Il titolo della stagione – scrive il direttore artistico Carmelo Rifici – si ispira al filosofo greco Artemidoro, uno dei primi grandi interpreti dei sogni e dell’inconscio a fini scientifici e filantropici, ma prima ancora questa stagione omaggia il grande Omero che, nella sua saggezza, comprese che esistevano barriere molto fragili fra il visibile e l’invisibile e che il mondo onirico non era meno irto di pericoli del mondo reale». Continua Rifici: «Qualche secolo dopo Shakespeare, con la voce di Amleto, ci esortava a riflettere che ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne possa contemplare la nostra immaginazione, ovvero che l’uomo cammina da sempre in un sentiero labile tra ciò che esiste e ciò che potrebbe esistere. Amleto ci insegna che tra cielo e terra ci sono cose che la nostra immaginazione non è capace di contemplare, come l’orrore delle guerre tra gli esseri umani, realtà per noi non immaginabili finché non ce le troviamo davanti, e nello stesso tempo le inclinazioni verso la fantasia, i misteri e le intuizioni».

Il cartellone 2023/24 si apre il 4 settembre nel segno della produzione con il debutto dell’opera lirica Anna Bolena di Gaetano Donizetti, diretta da Diego Fasolis con I Barocchisti e il Coro della Radiotelevisione svizzera e per la regia di Carmelo Rifici, cui seguiranno tre repliche e una tournée italiana. Nel corso della stagione altre due regie di Carmelo Rifici saranno in scena in Sala Teatro: il 7 e 8 novembre la prima assoluta della commedia di Georges Feydeau La pulce nell’orecchio, di cui Rifici cura adattamento e traduzione insieme a Tindaro Granata, in coproduzione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; l’8 e 9 marzo De Gasperi: l’Europa brucia, spettacolo scritto da Angela Dematté di cui è protagonista Paolo Pierobon, in cui emergono la statura e la complessità, le luci e le ombre di Alcide De Gasperi, fondatore della Democrazia Cristiana.

Il 22 ottobre va in scena En Abyme, lavoro di Tolja Djokovic diretto da Fabiana Iacozzilli intorno al tema dell’immersione in profondità senza fondo, dell’abisso come presenza sottile e costante. L’11 novembre È così che tutto comincia, tratto dal manuale di comportamento Le regole del saper vivere nella società moderna di JeanLuc Lagarce, coniuga teatro d’attore e teatro d’ombre e vede protagonista Mariangela Granelli insieme a Fabrizio Montecchi.

Il 13 e 14 dicembre, il regista Robert Wilson – tra gli artisti visivi e teatrali più importanti al mondo – torna a collaborare con la coreografa statunitense Lucinda Childs per Relative Calm, spettacolo multimediale sulle musiche di Jon Gibson, John Adams e sulla celebre Pulcinella Suite di Igor Stravinsky. Il 20 e 21 dicembre Nanni Moretti affronta la regia di Diari d’amore, un dittico composto dalle commedie Dialogo e Fragola e panna di Natalia Ginzburg, mettendoci davanti ad uno specchio che ci mostra inadeguati, spettatori indifferenti di fronte alla complessità e alle tragedie della vita.

Il 9 e 10 gennaio Miss Bartleby. Non è tempo di essere, tratto da un racconto di Herman Melville e diretto da Marco Maria Linzi, offre un varco verso la riflessione sulle convenzioni sociali, le scelte morali e le verità individuali. Vorrei una voce, scritto e interpretato da Tindaro Granata, in scena al Teatro Foce dall’11 al 14 gennaio, è uno spettacolo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, nato dal percorso teatrale intrapreso dall’autore e attore siciliano all’interno della sezione femminile di alta sicurezza della Casa Circondariale di Messina, nell’ambito del progetto “Il Teatro per Sognare”. Il 19 e 20 gennaio, a partire dallo schema tracciato dall’omonima opera di Fëdor Dostoevskij, Demoni, scritto da Fabrizio Sinisi e diretto da Claudio Autelli, vuol essere un affresco della giovinezza attuale compiuto però con gli strumenti del teatro di parola.

Il 20 e 21 febbraio, Jacopo Gassmann porta in scena in prima assoluta The City di Martin Crimp, uno dei più importanti e radicali autori del panorama drammaturgico contemporaneo; una commedia nera, inquieta, kafkiana e incentrata sul potere del linguaggio. Il 20 e 21 marzo, i pluripremiati Anna Della Rosa e Valter Malosti sono i protagonisti di Antonio e Cleopatra, tragedia d’amore, dramma politico ma anche memorabile discorso sull’arte e sull’esperienza artistica che Shakespeare scrive intorno al 1608, mescolando tragico e comico. Dal 21 al 28 marzo, Trickster-p torna ad approfondire la sua ricerca sul gioco come possibile forma artistica con The Game, lavoro che indaga il rapporto tra performance, gioco e società. Il 26 e 27 marzo Michele Altamura e Gabriele Paolocà mettono in scena La Ferocia, una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli.

Dal 12 al 14 aprile, I’m not a hero di e con Kevin Blaser e Faustino Blanchut affronta il tema dell’eroismo e delle sue manifestazioni contemporanee attraverso il teatro fisico. Il 19 e 20 aprile, la scrittura scenica del regista premio Ubu Fabio Condemi dispiega Nottuari, una raccolta di racconti notturni all’insegna dell’horror e dell’insolito, restituendo lo stile e la prosa dello scrittore statunitense Thomas Ligotti. Il 16 maggio, il collettivo Industria Indipendente firma testi e regia de La mano sinistra, una dimensione di ricerca tra diverse pratiche e immaginazioni.

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