LAC en plein air, gli eventi della settimana
La rassegna LAC en plein air prosegue nella cornice dell’Agorà con tre appuntamenti, tutti con inizio alle ore 21.00.
Questa sera, mercoledì 25 agosto, le prime parti dell’Orchestra della Svizzera italiana, Robert Kowalski (violino), Hans Liviabella (violino), Ivan Vukčević (viola), Jan Snakowski (viola), Johann Sebastian Paetsch (violoncello) e Luca Magariello (violoncello), si riuniscono per il sestetto d’archi di Čajkovskij in re maggiore op. 70, noto come Souvenir de Florence perché ispirato da un soggiorno che il compositore russo trascorse nel capoluogo toscano. Questo concerto sarà un primo assaggio di Tracce, progetto che dalla prossima stagione OSI dedicherà alla riscoperta delle opere di Čaikovskij.
Venerdì 27 agosto in attesa della grande mostra Albert Oehlen – “grandi quadri miei con piccoli quadri di altri” che inaugura il prossimo settembre, il MASI propone una conversazione tra l’artista tedesco, il direttore Tobia Bezzola e la co-curatrice della mostra Francesca Benini. Figura di rilievo dell’arte contemporanea, Albert Oehlen esplora fin dagli anni ottanta le possibilità della pittura, mettendo costantemente in discussione i suoi soggetti, i metodi e i mezzi ed esprimendosi con uno stile e una tecnica in continua evoluzione. Al centro della sua ricerca vi sono limitazioni e regole che l’artista impone a se stesso, attraverso cui giunge a sempre nuovi spunti per ridefinire la comprensione della pittura. La conversazione, che si terrà in tedesco, sarà l’occasione per poter approfondire la complessa ricerca pittorica dell’artista.
Sabato 28 agosto si esibirà l’ensemble Kapelle Nogler. La nuova formazione fa rivivere le melodie di Johannes (1860-1938) e di suo padre Rudolf Nogler (1829-1888) di Ardez, Grigioni. L’ensemble ripropone le sonorità originarie con tre strumenti ad arco e un clarinetto. Tre degli attuali musicisti sono membri della Tonhalle di Zurigo, Clarigna Küng è una delle violiniste più affermate dell’Appenzello. Il viaggio sonoro di Kapelle Nogler passa anche dall’Alpstein, grazie alla fusione tra la musica tradizionale appenzellese per archi con il clarinetto e i nuovi arrangiamenti di Clarigna.