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LAC, Gad Lerner inaugura la rassegna “Oltre le guerre”

Per la prima volta ospite del LAC di Lugano, martedì 24 settembre alle ore 18.00, Gad Lerner, giornalista, e conduttore televisivo, dialoga con Roberto Antonini, in occasione dell’uscita del volume Gaza. Odio e amore per Israele edito da Feltrinelli.

Cosa vuol dire essere ebrei dopo il 7 ottobre? Il fanatismo di Hamas, la guerra di Netanyahu, l’apocalisse che incombe sul Medio Oriente. C’è ancora spazio per la politica? E quale futuro si profila per lo Stato di Israele divenuto paladino della destra mondiale? Nella sua ultima fatica, Gad Lerner affronta i nodi politici e identitari per il futuro del popolo ebraico, a partire da uno dei più grandi traumi della storia recente. «Decidere, dunque, che posizione assumere. Schierarsi in nome del mio vincolo di appartenenza al popolo ebraico, del mio amore nonostante tutto per questo Israele che da anni mi appariva prossimo allo snaturamento? – afferma Lerner – Schierarsi e basta, a costo di tacere, di fronte all’aggressione subita, il cumulo di premonizioni sinistre che pure non giungevano a farmi concepire un tale esito sinistro? Tacere per non espormi all’accusa di tradimento che già in passato mi era stata rivolta e che sapevo mi sarebbe di nuovo toccata?».

Promossa in collaborazione con la Società Dante Alighieri, la conversazione sarà l’occasione privilegiata di avvicinarsi ai temi di “Oltre le guerre“, percorso tematico che la stagione delle arti performative del LAC dedica al nostro presente afflitto da conflitti e guerre che sembrano non avere mai fine. Completano il percorso tre spettacoli: Il grande nulla (il 28 e il 29 gennaio al Foce), lavoro del giovane regista Romeo Gasparini, che insieme al concerto della Israel Philharmonic Orchestra del 23 gennaio celebra il Giorno della Memoria; Catarina e a beleza de matar fascistas (20 e 21 febbraio, LAC), lavoro in cui il regista portoghese Tiago Rodrigues trae ispirazione da una vicenda storica realmente avvenuta negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando il suo paese era oppresso dal regime dittatoriale di Salazar; Scusate se non siamo morti in mare, scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi e di cui è protagonista Mirko D’Urso (dal 4 al 6 aprile al Foce).

L’incontro è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. È consigliata la prenotazione su www.luganolac.ch.

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