Il LAC prosegue il suo lavoro di indagine sulla scena teatrale contemporanea, e lo fa sia presentando i lavori di alcuni dei suoi protagonisti, sia creando momenti di confronto e scambio.
Uno di questi momenti avrà luogo mercoledì 19 febbraio alle 18:00 in Sala Refettorio, nell’ambito di LAC edu per il ciclo LAC incontra: Mille e una svizzera, la scena contemporanea è una occasione di riflessione, confronto e scambio sulla realtà teatrale svizzera, Paese che negli anni recenti ha espresso alcune tra le migliori compagnie di teatro e danza del nostro tempo. Laura Di Corcia, Sabrina Faller, Giorgio Thoeni, attenti osservatori della scena contemporanea, dialogano con Cristina Galbiati di Trickster-p. L’evento è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Prenotazione consigliata al sito: edu.luganolac.ch.
Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio alle 20:30 in Sala Teatro andrà in scena AXTO oratorio per corpi e voce dal labirinto, pièce che indaga il celebre mito del Minotauro, frutto della collaborazione tra il regista Emanuele Conte e la coreografa Michela Lucenti, artisti con background apparentemente lontani e differenti, che qui sono autori di una ricerca comune su possibili nuovi linguaggi e forme artistiche. Un lavoro in cui la compagnia dona corpo e voce ad un racconto epico e familiare che Emanuele Conte, autore anche della scenografia, ha pensato in forma di casa: un appartamento che sembra appena riemerso, insieme a pochi mobili e suppellettili, dal fango di una alluvione dagli esiti devastanti. Ma cosa è il labirinto? Un luogo in cui perdersi o un posto dove nascondere quello che ci fa paura, ciò che non si riesce a capire? Una prigione, un manicomio, un’isola. Il labirinto è il luogo dove si compie il sacrificio simbolico, in cui l’animale si evolve in uomo. Axto ci invita ad entrare nel labirinto che si fa metafora del cervello umano, un luogo in cui è possibile perdersi, in cui e meglio far scorrere un filo rosso per aiutarci a ritrovare l’uscita, o forse, l’entrata …