L’AI al servizio della società: conferenza di Barbara Caputo
Lunedì 17 febbraio alle ore 18.00, nella sala polivalente del Campus Est dell’USI, la vincitrice del Grand Prix Möbius per l’IA 2024, Barbara Caputo, racconterà le sfide per un’intelligenza artificiale sostenibile, inclusiva e democratica.
Se guardiamo all’Intelligenza artificiale e al suo sviluppo nei decenni scorsi, vediamo che nelle varie ere dell’AI tre ingredienti sono rimasti come gli elementi indispensabili per far sì che l’AI avvenga: i dati, gli algoritmi, e i computer. Viviamo ora in un momento storico in cui l’AI è molto muscolare: chi ha più dati vince, chi ha più unità di calcolo vince, chi ha più ricercatori a fare massa critica vince. Come si declina tutto ciò nella società di oggi e di domani, che implicazioni ha sulla nostra economia, sulla nostra società e sul nostro sistema educativo?
Perché l’Intelligenza Artificiale di oggi e di domani sia al servizio dell’umanità, ed esprima il suo potenziale positivo, servono sempre più esperti. Un bisogno che rappresenta una grande responsabilità per le Università, chiamate a formarli. Ma è davvero possibile farlo senza un supporto computazionale adeguato? L’Intelligenza artificiale ha bisogno di grandi infrastrutture di calcolo e di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo affinché il suo sviluppo non sia appannaggio di pochi.
Barbara Caputo è Professoressa Ordinaria presso il Politecnico di Torino, dove dirige l’Hub sull’Intelligenza Artificiale. È tra i co-fondatori dell’European Laboratory for Learning and Intelligent Systems Society (www.ellis.eu) e Referente del Rettore del Politecnico di Torino per l’AI. Siede come consigliere indipendente nei CdA di Ites Reale, Ites Reale Espana, Teoresi SpA e di Infocamere. È co-fondatrice e Presidente di FocoosAI, spin-off del Politecnico di Torino, vincitore del premio PNI 2023, ed è Leader dello Spoke 7 Edge-exascale AI – FAIR – per il PNRR.
L’incontro sarà introdotto da Alessio Pietralli, direttore della Fondazione Möbius, ed è a entrata libera.
