L’Annunciazione di Dionisio il Fiammingo al m.a.x. museo
L’Esposizione dell’Avvento, iniziativa del m.a.x museo di Chiasso presentata per la prima volta lo scorso anno, torna per le Festività natalizie del 2021 con una nuova scelta di capolavoro in tema con il periodo. Dopo Madonna con bambino di Peter Paul Rubens, quest’anno si è voluto proseguire sulla linea dell’arte del nord con Annunciazione di Denys Calvaert (Anversa ca. 1540 – Bologna 1619), detto “Dionisio il Fiammingo”. L’opera sarà esposta nell’atrio del m.a.x museo dal 3 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022. Il quadro, appartenente a un collezionista privato ticinese, viene temporaneamente trasferito dal luogo dove è custodito abitualmente, presso Swiss Logistics Center di Chiasso con cui il museo ha sancito un accordo con il sostegno del Comune, dell’AGE SA e con la sponsorizzazione tecnica di Helvetia Assicurazioni.
Di origine fiamminga, Denys Calvaert (Anversa ca. 1540 – Bologna 1619), fu allievo di Christian van den Queborn, dal quale apprese la pittura paesaggistica. Si trasferì in Italia, a Bologna, dove si cimentò nella pittura figurativa presso i maestri Prospero Fontana e Lorenzo Sabbatini e studiò le opere di Antonio da Correggio, Parmigianino e Pellegrino Tibaldi, tanto da diventare un esponente di spicco della corrente tardo-manierista bolognese. Dopo un breve periodo di studio a Roma, aprì nel 1574 a Bologna una scuola che vantò allievi prestigiosi come Guido Reni, Francesco Albani e il Domenichino. Noto in Italia come “Dionisio il Fiammingo”, era molto apprezzato per la lucentezza cromatica dei colori smaltati, l’abilità nell’esecuzione della prospettiva, l’accuratezza dei dettagli. In particolare questi ultimi meglio si apprezzano nei suoi piccoli e ricercati dipinti su rame, nei quali si scorge spesso l’influenza del Barocci, come nel caso di questa Annunciazione.
In questo dipinto, la scena dell’Annunciazione si svolge all’interno della camera di Maria, come si evince dal baldacchino sullo sfondo sinistro. Sullo stesso lato, la Vergine, sullo scalino di un inginocchiatoio, è intenta a leggere, ma viene interrotta dall’arrivo dell’Arcangelo Gabriele. Maria ha il viso rivolto verso l’Angelo, lo sguardo abbassato sul giglio bianco, nella mano sinistra dell’Angelo, posata a sua volta sul ginocchio destro: un evidente riferimento all’Umiltà e alla Purezza, simboli imprescindibili nell’Annunciazione. Lo stesso vale per il gesto con il quale Maria porta il braccio destro a sé sul petto a chiudere il velo che le scende dalle spalle, quale segno di Castità, mentre la mano sinistra poggia con delicatezza sulle pagine del libro sul leggio davanti a lei. L’ Arcangelo, messaggero di Dio, è colto mentre punta il dito verso l’alto, verso il centro della scena in cui è collocata una nube incorniciata da due angioletti; dall’interno erompe uno squarcio di luce abbagliante
Orari: ma-do, 10-12, 14-18. Aperture speciali nel periodo natalizio: 8 e 26 dicembre 2021, 1 e 6 gennaio 2022.