Su proposta di una giuria, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ha affidato l’allestimento del Padiglione svizzero alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia a Latifa Echakhch. L’artista di origini franco-marocchine, che vive a Fully in Vallese, da diversi anni è una figura di primo piano dell’arte contemporanea internazionale.
La giuria per la Biennale di Pro Helvetia, presieduta da Laurence Bonvin, ha invitato sei artisti a presentare un progetto artistico per l’esposizione al Padiglione svizzero nel 2021. La proposta di Latifa Echakhch ha raccolto il consenso unanime dei membri della giuria ed è stata quindi raccomandata alla Direzione della Fondazione, che ha accolto il preavviso positivo della giuria. L’artista ha invitato il curatore Francesco Stocchi e il percussionista Alexandre Babel ad affiancarla nella realizzazione del progetto espositivo. Insieme prevedono di offrire ai visitatori della Biennale un’esperienza ritmata di effetti visivi, spaziali e sonori.
Cenni biografici sull’artista e il suo team:
Nata in Marocco, Latifa Echakhch (*1974) vive e lavora a Fully (Svizzera) dal 2012. Diplomatasi alla Scuola nazionale superiore d’arte di Cergy-Pontoise e alla Scuola nazionale di belle arti di Lione, è rappresentata dalle gallerie kamel mennour (Parigi/Londra), kaufmann repetto (Milano/New York), Dvir Gallery (Tel-Aviv) e Metro Pictures (New York). Ha partecipato all’esposizione principale della Biennale di Venezia nel 2011 e si è aggiudicata il premio Marcel-Duchamp nel 2013 e lo Zurich Art Prize nel 2015. Grazie alle sue installazioni interdisciplinari, l’artista è riconosciuta per l’equilibrio, tra forza e fragilità, del suo linguaggio visivo, che comprende elementi surrealisti e concettuali, nonché per l’importanza dei simboli, che lei stessa coniuga tra «politica e poesia». Alexandre Babel (*1980, Ginevra), artista, compositore e musicista svizzero attivo a Berlino, è primo percussionista dell’ensemble KNM di Berlino, direttore artistico di Eklekto e cofondatore del collettivo Radial. Francesco Stocchi (*1975, Roma), curatore e critico d’arte italiano, ha lavorato a lungo a Roma e Vienna prima di entrare a far parte del team curatoriale del museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam.
Giuria per il Padiglione svizzero alla Biennale Arte 2021:
- Laurence Bonvin, artista, Ginevra e Berlino
- Riccardo Lisi, critico d’arte e curatore a la rada – spazio per l’arte contemporanea, Locarno
- Federica Martini, storica dell’arte, curatrice e docente all’École de design et Haute école d’art du Valais (édhéa), Sierre
- Yvette Mutumba, storica dell’arte, curatrice e redattrice della rivista d’arte Contemporary And, Berlino
- Rein Wolfs, direttore dello Stedelijk Museum, Amsterdam