Dopo la selezione di quello che si tiene e quello che andrà via, è il momento di mettere nelle scatole, scatole per i libri, con le colonne che si alzano sempre di più, per gli abiti da appendere con le grucce, per biancheria ingombrante e voluminosa come i piumini, per gli oggetti delicati… e qui arriva il punto dolente: sfiducia totale negli addetti al trasloco, non tanto per esperienza personale (l’ultima volta mi hanno rotto solo un piatto, per quanto prezioso, ma comunque la faccenda non era paragonabile a questa), quanto basandomi sui resoconti terrificanti degli amici: parti di mobili e soprammobili smarrite addirittura, scheggiate, rovinate, fracassate. E non c’è assicurazione che tenga.
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