Incontri

Le Colazioni letterarie proseguono con Emanuela-Rosa Clot

Dopo l’incontro con la filosofa e scrittrice Maura Gancitano, in collaborazione con gli Archivi Riuniti delle Donne Ticino, la giornalista Emanuela Rosa-Clot è la protagonista del secondo appuntamento delle Colazioni letterarie, dal titolo Coltivare l’amicizia, tra libri e giardini. Rosa-Clot dialogherà con la giornalista Ira Rubini sabato 30 aprile alle ore 11.00 al LAC.

La giornalista Emanuela Rosa-Clot.

L’incontro sarà lo spunto per parlare del libro Pia Pera. Apprendista di felicità (ed. Ponte alle Grazie), una raccolta dei migliori articoli scritti per Gardenia da Pia Pera, scrittrice e appassionata giardiniera, scomparsa cinque anni fa. Pia Pera aveva lasciato l’inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall’esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle succose more di gelso a Puškin, dai bagni notturni nello stagno a Cechov: la penna di Pia Pera si muove tra botanica e letteratura, la trama e l’ordito della tela alla quale ha lavorato con sapienza in questi dieci anni nel tentativo – sempre riuscito – di connettere fiori foglie frutti al sentire, all’amare, al soffrire. Perché, come amava ripetere, nel giardino si incarna «il nostro antico cercare, tra le piante, la vita».

La giornalista Emanuela Rosa-Clot  è nata a Torino nel 1964. Ha lavorato per il quotidiano La Notte, di cui è stata caporedattore. È poi passata (nel 1995) a Sorrisi e Canzoni, come vicecaporedattore, e in seguito (dal 1999) a Panorama. Per la Cairo Editore, nel 2022 progetta e lancia For Men e Natural Style, settimanale di cui diventa vicedirettore nel 2004. In seguito assume la direzione dei mensili Gardenia (dal 2006), Bell’Italia (dal 2009) e Bell’Europa (dal 2010) e In Viaggio (dal 2013). Nel 2014 ha ricevuto il premio Giorgio Gallesio per la botanica. Dal 2017 è Cavaliere al merito della Repubblica italiana.

In cima