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Le incisioni di Remo Giatti in mostra a Lugano

Remo Giatti, I tre maestri al Campo dei Mori-Venezia, 2015. Incisione da Tout un ciel de Tolède. © Remo Giatti, Foto Sebastiano Carsana

Apre al pubblico sabato 4 febbraio alle ore 17.30, la mostra Immagini, Pensieri e Parole nelle incisioni di Remo Giatti, organizzata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano nel Porticato della Biblioteca Salita dei Frati a Lugano. Il vernissage si terrà alla presenza dell’artista e con Alessandro Soldini, responsabile delle attività espositive della BSF, e chiuderà il 18 marzo 2023 (Me-Ve 14-18, Sa 09-12).

L’esposizione offre uno spaccato della produzione grafica di Remo Giatti (*1954), artista di origine valtellinese e milanese d’adozione, ponendo un accento particolare sugli esiti più recenti della sua ricerca. Vengono presentate incisioni calcografiche, litografie e xilografie nonché una significativa selezione di libri d’artista e plaquettes, stampati con caratteri mobili di piombo direttamente dai legni originali e da lastre appositamente incise. In mostra ci saranno sia fogli liberi sia edizioni di particolare pregio: opere nate dal dialogo con importanti scrittori e poeti oppure ispirate a grandi figure della letteratura, dell’arte e della scienza.

L’opera di Giatti si connota per una profonda conoscenza tecnica che contempla l’utilizzo sia dell’incisione diretta e indiretta, sia dell’impressione a secco e di procedimenti particolari quali il carborundum. La medesima pluralità si ritrova nelle differenti matrici usate dall’artista: lastre in rame e zinco, ma anche tavole in legno, linoleum, plexiglas o materiali plastici. A questa padronanza tecnica si unisce una spiccata capacità di sperimentazione e di innovamento che, attraverso immagini, “invenzioni” sempre nuove, dà forma a una visione del mondo del tutto personale e al tempo stesso in continuo divenire. L’artista compone in modo libero un universo in cui convivono elementi figurativi e astratti, spazi dinamici e luoghi poetici di particolare evocazione. Come ha sottolineato Raphaël Monticelli, l’opera di Giatti «è in perpetuo movimento, e la lastra diventa il luogo delle sue peregrinazioni: spostamenti, riflessioni, rêveries, viaggi, meditazioni».

Tra le edizioni esposte, nate sovente dal pluriennale e fortunato sodalizio di Giatti con la casa editrice La Diane Française di Nizza, figurano quelle ispirate a grandi artisti quali El Greco (Tout un ciel de Tolède, 2015), Francisco Goya (Neuf pas sur le Monde, 2019; entrambe con testi di Jean-Louis Augé) o Leonardo da Vinci (2019), nella quale Giatti si accosta all’opera del maestro rinascimentale con un approccio inedito, ossia per il tramite di altri celebri artisti (Maurits Cornelis Escher, Medardo Rosso, Horst Janssen, Hermann Nitsch e Antoni Tàpies). Altre stampe e libri d’arte sono scaturiti dalla riflessione di Giatti sull’opera di importanti figure della letteratura (Dante) o della scienza (Newton), oppure sono stati realizzati dall’artista in collaborazione e in dialogo con scrittori e poeti contemporanei quali Derek Walcott, Arturo Schwarz e Franco Loi. E proprio a una poesia del poeta milanese è ispirata l’incisione AAAC 116, Passaggio di ombre, stampata nell’Atelier calcografico di Novazzano per i membri dell’Associazione, che – precisa Remo Giatti – allude a «qualcosa di sensoriale, di impalpabile, di memorie e di immaterialità».

I prossimi appuntamenti della Biblioteca Salita dei Frati: “Respiri in divenire”. Nuove voci della poesia svizzero-italiana con Mauro Valsangiacomo e gli autori presenti nell’antologia (07.02, ore 18); Carlo Porta, «on talent inscì foera de misura». Gli atti del convegno nel duecentesimo con Renato Martinoni, Mauro Novelli e Guido Pedrojetta (14.02, ore 18). Si segnala che la conferenza di Carlo Ossola su Umanesimo e teologia di Werner Jaeger, prevista inizialmente per martedì 28 febbraio, per ragioni di forza maggiore è stata posticipata a lunedì 6 marzo. Entrata libera e gratuita.

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