Le iniziative in Ticino per il Giorno della Memoria
Oggi, lunedì 27 gennaio, ricorre la Giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocausto, che celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, la concretizzazione più eclatante della politica di sterminio sistematica perseguita dal regime nazista e che annientò sei milioni di ebrei, Sinti, Rom, persone con disabilità, omosessuali, prigionieri politici, dissidenti e molti altri perseguitati ritenuti “indesiderabili” e “inferiori”. La commemorazione delle vittime e il ricordo storico della Shoah rappresentano un momento importante e doveroso per riflettere, informare e sensibilizzare le generazioni attuali ai pericoli purtroppo sempre attuali dell’odio, del razzismo e della discriminazione.
Per l’occasione LaFilanda di Mendrisio propone la proiezione della pellicola La zona d’interesse del 2023 scritta e diretta da Jonathan Glazer e vincitrice di due premi Oscar: il miglior film internazionale e il miglior sonoro. La trama offre uno sguardo inedito sull’Olocausto attraverso la quotidianità idilliaca ed edulcorata della famiglia del comandante di Auschwitz che vive a ridosso del muro del campo di concentramento, del quale non è mostrata per altro alcuna immagine, ma dal quale provengono suoni inquietanti, volutamente ignorati. Il film solleva questioni etiche e filosofiche che ci costringono a riflettere sulla banalizzazione del male, sull’indifferenza e sulla disumanizzazione dell’altro. La visione del film, in programma oggi pomeriggio, alle ore 16.00, sarà introdotta dallo storico Luca Cereghetti e dalle note al pianoforte del musicista Gabriele Gabbianelli. Al termine della proiezione seguirà un momento di confronto e riflessione con il pubblico.
Il Teatro Foce di Lugano, martedì 28 e mercoledì 29 gennaio, accoglie invece lo spettacolo Il grande nulla, una produzione dello Studio Mira in collaborazione con ASI Ticino – Associazione Svizzera Israele, dove il giovane regista e drammaturgo Romeo Gasparini prende libero spunto da un’inedita corrispondenza tra la Senatrice Liliana Segre e lo scrittore Primo Levi.