Le parole che hanno fatto l’Italia
Esce, per la casa editrice Il Battello a Vapore Piemme, Le parole che hanno fatto l’Italia, dell’autrice e illustratrice Anna Pini. Il libro, tutto illustrato in tricolore, esce per 160/mo anniversario dell’Unità d’Italia e è uno speciale dizionario leggero e anche divertente, destinato ai bambini dai 9 anni che stupirà e farà riscoprire alcune cose anche agli adulti: Lo sapevate che il campione di ciclismo Gino Bartali tra il 1943 e il 1944 abbracciò la causa partigiana e sfruttò la sua fama e abilità su due ruote per trasportare importanti documenti che salvarono centinaia di ebrei?
Da “Tricolore” a “Costituzione”, da “Giovine Italia” a “Caporetto” e “Bicicletta” da “Partigiano” a “Salotto”, da “Brigata” a “Radio Londra” ad “Avvenire”, il libro ripercorre le parole che hanno formato l’Italia, l’idea di nazione ma anche i luoghi, gli oggetti, le idee e i personaggi più importanti che hanno fatto la Storia del Paese come Carlo Cattaneo, Antonio Gramsci, Gaetano Salvemini, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour, Giacomo Matteotti, Leone Ginzburg, Sandro Pertini, Carlo e Nello Rosselli, fondatori del movimento antifascista Giustizia e Libertà e Cristina Trivulzio di Belgiojoso, che tutta la vita ha combattuto per l’Unità d’Italia. Insieme ai fatti storici la Pini restituisce anche lo spirito e il sentimento di che corre lungo il Novecento. Dalla “A” alla “V”, il glossario si apre con “Antifascismo” e si conclude con “Volontari” e con la grande figura di Giuseppe Verdi e la celebre aria del Nabucco ‘Va, pensiero’.
Alla lettera “D” troviamo le “Donne” con una citazione da ‘Dei doveri dell’uomo’ di Giuseppe Mazzini che dice: “Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna“. E c’è anche una voce dedicata a Sarah Levi Nathan, una delle amiche più strette di Mazzini che in punto di morte la nominò custode delle sue carte. Ma sono le parole e le immagini, tra cui “pane”, “patria”, “antifascismo”, “rappresaglia”, “resistenza”, “sacrificio”, “scarpe”, “spia”, “staffetta”, a guidarci in questo viaggio tra parole e immagini che riportano agli occhi e alla mente il tricolore e la sua storia, perché “solo comprendendo il significato profondo delle parole si può davvero imparare a ricordare e ad amare il proprio Paese”.