Debutterà sabato 26 gennaio la nuova creazione di Michel Poletti, I segreti di Leonardo. Al regista, interprete e marionettista abbiamo rivolto alcune domande per introdurci allo spettacolo.
Come si è preparato? C’è fantasia, ma immagino anche ricerca storica…
Anzitutto ho cercato di approfondire quello che, come tanti, sapevo, e di indagare oltre all’immagine generale che abbiamo di Leonardo, immagine mitizzata durante il romanticismo e quindi abbastanza recente, a cominciare dalle 500 pagine dell’approfondita biografia curata da Serge Bramly, e, da un lato più fantasioso, dal celebre e affascinante Romanzo di Leonardo da Vinci di Dimitri Merejkovski, senza scordare le azzardate elucubrazioni di Freud e numerose altre fonti. Poi si è trattato di vedere come potevamo evocare alcuni aspetti della vita e dell’opera di Leonardo, nel nostro ambito, quello di un gioco teatrale ludico e non di un barboso simposio accademico. L’aspetto più difficile è forse stato quello di dover scegliere alcuni episodi salienti e rinunciare ad altri, pur affascinanti, che ci avrebbero portati ben oltre la durata normale di uno spettacolo. La scelta è ovviamente soggettiva. Mi incuriosisce ad esempio il fatto che Leonardo sia nato “bastardo”, che abbia ricevuto poca educazione, e non sappia il latino; così, a differenza di molte altre menti geniali del Rinascimento, non abbia letto gli autori antichi, e probabilmente neanche quelli del suo tempo. Forse grazie a questo osserva e inventa, senza pregiudizi (e a volte anche senza troppa umiltà). Come poi non evocare una certa sua naïveté, la sua costante insoddisfazione, la disperata voglia di riconoscimento, tipica dell’artista di tutti i tempi…
La prospettiva (da quanto leggo nel comunicato) è un po’ pessimistica: ha inventato tutto ma nulla di funzionante, però è arrivato ad immaginare invenzioni secoli prima, si pensa al volo, ma anche l’automobile ad esempio… Non è tipico dei geni arrivare troppo in anticipo?
Leonardo era sicuramente un visionario, che, con un certo spirito terreno o ante litteram positivista, credeva nella realizzazione concreta delle sue futuristiche invenzioni, che quasi tutte avevano uno scopo utilitario. Possiamo immaginare che volare, invece, fosse un suo sogno di natura più poetica? Beh, sì, se ci piace, immaginiamolo pure. In quanto al titolo di genio, che, a mia conoscenza, non è stato dato a Leonardo dai suoi concittadini, ognuno lo vede a modo suo (e per fortuna non viene ancora concesso con tanto di Master o Diploma nelle varie altissime scuole artistiche odierne). Quello che è certo è che a suo tempo Leonardo era considerato, diremmo oggi, una “superstar”. Con annessa fragilità ed effimero della qualifica, da condividere fra Einstein, Lady Gaga e calciatori vari. Questa fragilità, appunto, ce lo rende simpatico, interessante e vero. Non certo il fatto che La Gioconda sia oggi valutata due milioni franchi.
Dopo questo suo viaggio che lo ha portato allo spettacolo, è cambiata la sua visione su Leonardo? Che idea si è fatta dell’uomo, dello scienziato, dell’artista?
Il “viaggio” del quale lei giustamente parla, non si è fermato alla stesura di un copione, ma si è sviluppato durante l’elaborazione piuttosto lunga dello spettacolo, attraverso un percorso fra immagini video, marionette, elementi scenografici, oggetti di scena, musiche. E anche con discussioni, riflessioni, sempre nuove informazioni su Leonardo e sul Rinascimento scambiate all’interno della Compagnia. Il viaggio proseguirà ora con le recite, con lo scambio col pubblico senza il quale il Teatro non esiste. Intanto l’inchiesta su Leonardo, lontano dall’immagine da rotocalco, dalla “chiara fama” e da altri stereotipi, à stata per me la scoperta (pur frammentaria) di un personaggio paradossale, entusiasta quanto facilmente deluso, profondo e leggero, umile e fiero. Genio? magari. Artista? di sicuro.
Manuela Camponovo
Per ulteriori informazioni:
– I segreti di Leonardo al Teatro Foce di Lugano, sabato 26 gennaio (ore 15:oo) con replica domenica 27 gennaio (ore 16:00). Compagnia Musicateatro con Michel Poletti, Aymone Poletti, Lucia Bassetti.
– Prevendita: tel. 058 866 48 00; o al sito biglietteria.ch.