Si terrà domani – sempre alle 18 nell’Auditorium del campus dell’Università della Svizzera italiana – il penultimo appuntamento con la Lettura manzoniana promossa dall’Istituto di Studi italiani dell’USI, dedicato questa volta alla figura del cardinale Federigo Borromeo e al suo dialogo con l’Innominato. A tenere la lezione il professor Giacomo Jori.
I due personaggi sono appaiati dalle fonti storiche nonché dall’invenzione romanzesca del Manzoni, che nel Fermo e Lucia li fa incontrare in giovane età. Il cardinal Federigo è significativamente assente nell’antiporta del romanzo, illustrato da Francesco Gonin sotto la guida del Manzoni, immagine nella quale sono raffigurati i personaggi principali dei Promessi Sposi. Si riflette in tale assenza il suo statuto, non solo di personaggio ma – nel nesso con l’innominato (e con gli altri personaggi) – di simbolo dell’ideologia immanente al romanzo e delle forze che lo trascendono. La lezione si propone di illustrare alcuni aspetti delle due figure e del loro rapporto, nella fitta trama narrativa e intertestuale che le inscrive, focalizzandosi sull’ampia digressione dedicata a delineare la personalità eminente e le virtù del cardinale umanista, nel capitolo XXII, e sul momento drammatico del loro incontro, il celebre dialogo che si svolge nel capitolo XXIII, preludio allo scioglimento della vicenda e al compiersi del romanzo.